sono obiettori di coscienza 7 ginecologi su 10 e, basta dire, talora più al nord (92,9% a bolzano) che al sud (87,6% in sicilia). i riflettori della stampa sono tutti sulla quarantenne costretta a girovagare per 23 ospedali prima di poter abortire. “mi domando che senso abbia fare una legge per dare diritto di scelta e poi non mettere nessuno nelle condizioni di farlo – ha detto la donna -. lo trovo offensivo, inutilmente doloroso”. al dramma dell’aborto si aggiunge quello di chi vuole abortire. simone weil: “la nozione di obbligo sovrasta quella di diritto, che le è relativa e subordinata. un diritto non è efficace di per sé, ma solo attraverso l’obbligo cui esso corrisponde; l’adempimento effettivo di un diritto non proviene da chi lo possiede, bensì dagli altri uomini che si riconoscono, nei suoi confronti, obbligati a qualcosa” (“la prima radice”). allora mi domando: perché così tanti ginecologi sono contrari all’aborto? se non sono mossi da motivi gretti (radiateli!) cosa significa veramente abortire?