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Teatro dell’Opera, moderni sulle punte

ELEONORA ABBAGNATO

Questa sera 31 marzo, l’aulico Teatro Costanzi (la sala principale del Teatro dell’Opera)  apre le porte al balletto moderno contemporaneo. A Roma ce ne è una grande domanda. Basti pensare che due teatri (Teatro Vascello, Teatro Greco) e un festival internazionale (il Roma Europa Festival) sono interamente dedicati a questo genere. Tuttavia, si tratta di una novità importante perché il suo balletto si è prevalentemente dedicato al genere classico, prevalentemente ottocentesco.

Va in scena un trittico d’autore Robbins/Preljocaj/Ekman. Il programma si compone di tre titoli eseguiti nel seguente ordine: The Concert di Jerome Robbins, Annonciation di Angelin Preljocaj e Cacti di Alexander Ekman.

Con creazioni dalla seconda metà del Novecento ai giorni nostri The Concert del coreografo americano Jerome Robbins è del 1956, ripresa al Teatro dell’Opera di Roma da Jean-Pierre Frohlich e Stéphane Phavorin. Annonciation del coreografo francese d’origine albanese Angelin Preljocaj è del 1995, ripresa da Claudia De Smet Cacti del coreografo svedese Alexander Ekman è del 2010, ripresa da Spenser Theberge e Nina Botkay.

Jerome Robbins creò The Concert, The Perils of Everybody per il New York City Ballet con il quale debutta il 6 marzo 1956 al City Center of Music and Drama di New York. Il balletto  – particolarmente brillante, in un atto – ritrae i comportamenti di un pubblico che ascolta un concerto per pianoforte e affresca situazioni ricorrenti durante i concerti, innescando un crescendo di gag dalla forte componente umoristica. La pianista Enrica Ruggiero, suona Frédéric Chopin in scena: i suoi spettatori lo raggiungono, si portano una sedia e animano comicamente il concerto, esternando, con gesti e atteggiamenti, i comportamenti che li caratterizzano.

C’è il ragazzo attento che siede in prima fila, le due donne che scartano caramelle e disturbano il ragazzo parlando in continuazione, la donna bella e sinuosa che ascolta languidamente il concerto appoggiandosi al pianoforte, la donna vigorosa dal forte temperamento, il marito premuroso succube della moglie dispotica, il timido occhialuto, il ritardatario che disturba i presenti, la maschera che chiede i biglietti e fa spostare gli spettatori da un posto all’altro. In scena con il corpo di ballo e i solisti del Teatro dell’Opera di Roma i primi ballerini Rebecca Bianchi e Manuel Paruccini.

Angelin Preljocaj crea Annonciation al TNDI di Châteauvallon che debutta all’Opera di Lausanne, dove riceve un’ottima accoglienza. Nel 1997 vince il Bessie Award. La coreografia, una pièce per due danzatrici, porta in scena un momento chiave della nostra religione, ossia l’incontro tra la Vergine Maria e l’Arcangelo Gabriele. Mentre l’iconografia ha più volte rappresentato questo soggetto, l’arte coreografica no. Angelin Preljocaj dà vita a una tessitura coreografica capace di rappresentare l’idea di un corpo in trasformazione. L’incontro tra le due danzatrici è di grande impatto e sviluppa un dualismo di grande qualità che evidenzia le sensazioni contrastanti: tensione e forza da una parte, morbidezza e fragilità dall’altra. Questo dualismo non solo è particolarmente evidente nella coreografia ma è anche sottolineato dalla musica del compositore canadese Stéphane Roy, in perfetta antitesi con il Magnificat di Antonio Vivaldi. Interpreti di questo cameo sono l’étoile Eleonora Abbagnato (nella foto) e la prima ballerina Rebecca Bianchi.

Alexander Ekman crea Cacti per il Nederlands Dans Theater 2, e debutta con grande successo al Lucent Dans Theatre di Den Haag.  È una coreografia per sedici ballerini che, inginocchiati su quadrati bianchi, creano variazioni ritmiche usando il proprio corpo.  Il corpo strumento dei ballerini è accompagnato da registrazioni vocali, che forniscono un’ironica narrazione dell’azione scenica, e da un quartetto d’archi. Quest’ultimo – che per il debutto al Teatro dell’Opera di Roma è il  Quartetto Sincronie composto da Houman Vaziri (violino), Agnese Maria Balestracci (violino), Arianna Bloise, (viola), Francesca Villiot (violoncello) – è fisicamente presente sul palcoscenico e suona un repertorio che include Haydn, Beethoven, Schubert e Mahler.

I ballerini corrono, cadono, scrivono e cercano di scappare dalle loro costrizioni che sono rappresentate dalle pedane su cui agiscono. Danzano anche tenendo tra le mani dei cactus che simboleggiano la vulnerabilità degli artisti sul palcoscenico. Alexander Ekman con questo lavoro restituisce al pubblico un’incisiva e gioiosa parodia dei più grandi eccessi della danza contemporanea. Cacti è diventato un successo mondiale ed è stato eseguito da 18 compagnie di danza nel mondo. Ha ricevuto la nomination per il premio di danza olandese Zwaan 2010, per il National Dance Award (Uk) nel 2012 e per il prestigioso Olivier Award. È stato anche rappresentato su richiesta della Regina Beatrice dei Paesi Bassi per i reali di Norvegia in visita di Stato a Oslo nel 2010. Danzano insieme al corpo di ballo, il primo ballerino Claudio Cocino e Annalisa Cianci.

The Concert

Musica Frédéric Chopin

Direttore David Garforth

Orchestrazione Clare Grundman

Coreografia Jerome Robbins

Ripresa da Jean-Pierre Frohlich

Scene Saul Steinberg e Edward Gorey

Costumi Irene Sharaff

Luci Jennifer Tipton

Interpreti principali

Ballerina Rebecca Bianchi 31 marzo (20.00), 5 aprile (20.00), 6 aprile (20.00), 7 aprile (20.00), 8 aprile (20.00) / Susanna Salvi 2 aprile (16.30), 8 aprile (15.00)

First Man Manuel Paruccini 31 marzo (20.00), 2 aprile (16.30), 7 aprile (20.00), 8 aprile (15.00 e 20.00) / Giuseppe Depalo 5 aprile (20.00), 6 aprile (20.00)

 

Annonciation

Musica Stéphane Roy (Crystal Music) Antonio Vivaldi (Magnificat) su base registrata

Coreografia Angelin Preljocaj

Ripresa da Claudia De Smet

Scene Angelin Preljocaj

Costumi Nathalie Sanson

Luci Jacques Chatelet

Interpreti  

L’Archange Eleonora Abbagnato 31 marzo (20.00), 2 aprile (16.30), 8 aprile (15.00 e 20.00)/ Federica Maine 5 aprile (20.00), 6 aprile (20.00)

Marie Rebecca Bianchi 31 marzo (20.00), 2 aprile (16.30), 8 aprile (15.00 e 20.00) / Giorgia Calenda 5 aprile (20.00), 6 aprile (20.00)

Il cast del 7 aprile (20.00) è in via di definizione

Cacti

Musica Joseph Haydn, Ludwig van Beethoven, Franz Schubert (arrangiata e orchestrata da Andy Stein), Gustav Mahler

Direttore David Garforth

Coreografia Alexander Ekman

Ripresa da Spenser Theberge e Nina Botkay

Scene e Costumi Alexander Ekman

Luci Tom Visser

Testi Spenser Theberge

Interpreti principali 

Claudio Cocino 31 marzo (20.00), 2 aprile (16.30), 5 aprile (20.00), 7 aprile (20.00), 8 aprile (20.00)

Annalisa Cianci 31 marzo (20.00), 2 aprile (16.30), 5 aprile (20.00), 7 aprile (20.00), 8 aprile (20.00)

Virginia Giovanetti 6 aprile (20.00), 8 aprile (15.00)

Giacomo Luci 6 aprile (20.00), 8 aprile (15.00)

Orchestra, primi ballerini, solisti e corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma


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