Valeria Bruni Tedeschi ha vinto il premio David di Donatello nella categoria di migliore attrice protagonista per l’interpretazione di Beatrice nel film pluripremiato di Paolo Virzì, La pazza gioia. La cerimonia, giunta alla sua 61° edizione, è andata in onda, per il secondo anno, su Sky Uno lunedì 27 marzo ed è stato confermato alla conduzione Alessandro Cattelan.
L’attrice, emozionata, ha invitato a salire sul palco la sua collega Micaela Ramazzotti, anche lei protagonista del film di Virzì nel ruolo di Donatella, “perché – ha dichiarato la vincitrice – senza di lei, Donatella, Beatrice non potrebbe esistere”. Ha poi aggiunto: “Un po’ come Stanlio e Olio o come Sancio Panza e Don Chisciotte”.
Il discorso di ringraziamento dell’attrice italo-francese, sorella della famosa top model Carla Bruni, si è poi trasformato in una divertente gag. Bruni Tedeschi ha tirato fuori un elenco di nomi da ringraziare. Tra questi i più insoliti sono quelli alla sua “povera” psicanalista, alla sua amica Barbara che all’asilo le offrì un pezzo della sua focaccia per sancire la loro amicizia e a tutti gli uomini che ha amato “anche quelli che mi hanno abbandonata”, ha dichiarato. Ha poi evocato nomi come Giacomo Leopardi, Franco Basaglia, Anna Magnani, Fabrizio De André, Chopin e Natalia Ginzburg “i cui libri mi illuminano e mi consolano”, ha affermato.
Tanti gli attori e i registi italiani presenti in sala da Carlo Verdone a Valerio Mastandrea, vincitore del David per il migliore attore non protagonista. I premi per il miglior film ed il miglior regista sono andati a Paolo Virzì per il film La pazza gioia. Mentre i due film degli esordienti Edoardo De Angelis, Indivisibili, e Matteo Rovere, Veloce come il vento, hanno vinto rispettivamente sei premi ciascuno. Pierfrancesco Diliberto, noto a tutti come Pif, ha vinto il David giovani per il suo secondo film “In guerra per amore”.