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Chi è Victoria Bonya, la modella russa fermata a Los Angeles con l’accusa di spionaggio

Un altro episodio della spy story russo-americana. Questa volta la protagonista è una famosa modella russa fermata all’aeroporto internazionale di Los Angeles con l’accusa di spionaggio. Victoria Bonya, ex modella di Playboy, presentatrice di tv e influencer su Instagram, è rimasta bloccata per ore negli uffici immigrazione e ha dovuto rispondere a un interrogatorio sul suo presunto lavoro per i servizi segreti russi.

L’ACCUSA CONTRO BONYA

La ragione del fermo sarebbe il ritrovamento, nel suo bagaglio, da parte degli agenti di sicurezza di un biglietto da visita di un’impresa che produce videocamere nascoste. Da quanto si legge sul Daily Mail, a Bonya è stato chiesto se lavorava per l’intelligence e con chi aveva rapporti al Cremlino. Sui social network, la modella ha scritto che è stata interrogata sul presidente russo Vladimir Putin e sull’agenzia KGB: “Ho cominciato a ridere – ha spiegato – perché pensavo fosse uno scherzo. Alla terza domanda ho capito che parlavano sul serio e mi sono spaventata. Credevo sarei stata deportata”.

L’ARMA DELLA SEDUZIONE

Secondo l’accusa del Dipartimento di Stato americano, la donna potrebbe far parte di una rete di spionaggio, sfruttando il lavoro come attrice e modella per infiltrarsi in luoghi “di alto valore strategico e sottrarre agli ufficiali informazione di carattere sensibile”. Gli avvocati di Bonya e il SVR SF (l’Ufficio di intelligence internazionale della Russia) hanno smentito questa versione.

I SOCIAL NETWORK DI BONYA

A salvarla è stato proprio l’account Instagram. Bonya, secondo le ricostruzioni, ha tirato fuori il cellulare e ha fatto vedere i suoi cinque milioni di follower sul social network. Alla fine, come si può apprezzare dalle foto postate dalla modella, il caso si è risolto e lei è rimasta a Los Angeles.

IL PRECEDENTE

Questa non è la prima volta che ci sono sospetti di spionaggio su una modella. Nel 2010, il New York Times svelò che l’intelligence russa aveva ingaggiato la modella Anna Chapman, conosciuta come “Anna la rossa” (per il colore dei suoi capelli). A confermare l’informazione è stato l’ex agente dei servizi segreti Boris Karpichkov . L’ordine del Cremlino alla modella è stato: “Seduci Edward Snowden”, la talpa del Datagate che aveva informazioni sensibili su Stati Uniti e Russia. Nel 2012, uscita dal carcere, la modella è tornata in passerella.

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