“La bussola e il cuore” il concerto spettacolo che Amedeo Minghi sta portando in tour con successo attraversando l’Italia, il 10 aprile farà tappa a Napoli, al Teatro Diana. “Napoli è la mia seconda città, dopo Roma in cui sono nato e cresciuto, Napoli è la città che ho nel cuore. – confida il noto melodista – perché i suoi colori, i suoi odori, il calore, ti avvolgono: un po’ come fa il mare, come del resto fa la musica stessa. E poi, – sottolinea Amedeo Minghi – non si può sottrarsi all’idea che la melodia, il melodramma, hanno radici lungo queste strade, intorno a queste piazze, dentro la gente che vive di queste bellezze fra natura e cultura”.
“La bussola e il cuore è essenzialmente un viaggio che nel cielo ha complici tre stelle – spiega il cantautore – una è la bussola, che ci orienta nel nuovo spazio del mio fare musica che non si ferma mai; l’altra è il cuore, che vuole essere centro di tutto ciò che siamo: per questo ci sono racchiuse le canzoni più rappresentative del mio percorso; poi c’è una stella speciale – sorride Amedeo – si chiama mappe; lì convogliano gran parte dei brani scritti fra la fine degli anni settanta inizio anni ottanta che sono rimasti per tanto tempo sepolti e ora riaffiorano per raccontare un mondo del fare canzoni sicuramente prezioso che attraversa cinquant’anni di vita artistica”.
Amedeo Minghi, lontano da mode e facili infatuazioni, nel tempo al di là di clamori e gossip, ha saputo esclusivamente con la forza della sua melodia, affascinare un pubblico eterogeneo e trasversale che è letteralmente magnetizzato dal potere evocativo delle sue canzoni.
Il rapporto tra artista e pubblico rappresenta per Amedeo quel legame ideale che lo spinge ancora oggi a compiere nuovi viaggi musicali, come quest’ultimo in cui su 41 nuove registrazioni del triplo CD e triplo vinile, trenta sono completamente inedite.
Sul palco, assieme all’artista e l’inseparabile band, due giovanissimi artisti: Martina Cenere (di origini napoletane) e Michelangelo Nari, accompagnano con la voce e con la danza i molti successi del melodista, rivelando doti spiccate. “Tantissimi giovani d’oggi – spiega Minghi, raccontando le fasi del casting che l’hanno portato a selezionare i due ragazzi – hanno talenti e capacità infinite, in attesa di essere espresse: a noi il compito di aiutarli“. Non sono mancati, infatti, a margine della scaletta, i momenti di dialogo e di riflessione con gli spettatori: momenti che hanno fatto emergere un’immagine profonda dell’artista, fra il sogno e la dura realtà.
Afferma Amedeo Minghi: “In tanti mi hanno aspettato dopo lo spettacolo. Sono tutti qui. Avremmo potuto fare un concerto anche dopo quello ufficiale, andando avanti ad libitum. La postilla al mio ultimo lavoro era ‘Le vedremo parlare, cantare, ballare, suonare, vivere’ e questo è successo“. Un Amedeo Minghi soddisfatto ed emozionato commenta l’accoglienza del pubblico che ha incontrato in queste prime tappe del suo concerto spettacolo ‘La bussola e il cuore’, con cui l’artista romano ha festeggiato i suoi cinquant’anni di vita artistica.
Un melodista visionario. Uno dei più grandi autori e interpreti della nostra canzone, con una personalità romantica, da sognatore, che spesso, come è accaduto in passato, supera le mode contingenti per offrire al pubblico opere che non seguono logiche di mercato, ma sono semmai contraddistinte da uno stile personale d’interpretazione dall’alto profilo comunicativo. Amato da più generazioni, grazie alla composizione di melodie d’indescrivibile bellezza che creano ponti tra la gente.
Amedeo Minghi: Napoli, la città che ho nel cuore
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