Lidia Vivoli è una sopravvissuta a un tentato omicidio da parte del suo ex compagno, ora prossimo alla scarcerazione.
Lidia ha due figli oggi, una nuova vita, ma le ferite subite non potranno essere mai dimenticate. La ferocia della violenza che ha raccontato alla trasmissione Nemo lascia allibiti. Il mostro che le dormiva a fianco, l’ha colpita con una padella, poi ha tentato di strangolarla con il filo della lampada e poi l’ha pugnalata più volte con delle forbici.
Incredibile la forza di questa donna, che è riuscita a sopravvivere, malgrado i traumi subiti e dopo ore di sequestro. Incredibile che davanti a tali evidenze quell’uomo sia potuto uscire, minacciarla di nuovo, picchiarla per strada per ritornare in carcere senza una pena certa e giusta.
Quell’uomo a luglio di quest’anno uscirà e Lidia ha paura dell’inferno che potrà vivere. Per se stessa, certo, ma anche per la sua famiglia. Ha fatto un appello al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al ministro della Giustizia Andrea Orlando.
Ascoltiamo tutte e tutti il grido di dolore, rabbia e disperazione di questa sopravvissuta. E’ il grido soffocato di centinaia di altre donne uccise, e di altre che potrebbero morire per mano dei loro compagni. Mostri. Niente di più.
Difendiamo Lidia, tutte e tutti! Facciamo in modo che la violenza sulle donne sia punita come merita. E che queste donne abbiano diritto a vivere una vita serena, senza il costante incubo di essere picchiate o uccise. Malgrado abbiano denunciato.
Insieme a Lidia in questa battaglia.