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Ecco tutto il pensiero a 5 stelle di Davide Casaleggio

“La vecchia partitocrazia è come Blockbuster, noi siamo come Netflix. Il futuro è nella Rete, nella partecipazione”. Davide Casaleggio, erede del guru e fondatore del Movimento 5 Stelle, Gianroberto, ha usato questa metafora per spiegare cosa distingue i 5 Stelle dai partiti tradizionali ed è proprio sul terreno del digitale che si può scorgere la visione del futuro di Casaleggio jr., tra reti sociali e piattaforme comunicative, fino ad arrivare a Rousseau, il sistema operativo “unico al mondo” di democrazia diretta del Movimento. Casaleggio jr., ormai, come sottolinea oggi il Corriere della Sera, sta assumendo di fatto sempre più un rilievo pubblico e politico rispetto al passato, non a caso sta organizzando per sabato 8 aprile il primo evento della neonata associazione intitolata al padre e oggi rilascerà la prima intervista tv ospite di Lilli Gruber a Otto e Mezzo su La 7. Ma cosa ha scritto e cosa pensa Davide Casaleggio? Ecco quello che si desume dai suoi recenti, sporadici, interventi.

LA RETE E IL FORMICAIO

È dalle pagine del libro scritto nel 2012, “Tu sei Rete. L’evoluzione del business, del marketing e della politica attraverso le reti sociali” (Casaleggio Associati) che si possono intuire l’origine e il funzionamento del “sistema” Movimento 5 Stelle. “Quando un sistema aumenta la sua complessità senza essere guidato da una fonte esterna – scrive Davide Casaleggio -, tende ad organizzarsi da solo nel tempo. In questo caso, le organizzazioni funzionano attraverso le interazioni tra singoli elementi e tra questi ed il contesto. I micro-comportamenti degli individui e le loro interazioni creano l’organizzazione”. “I formicai rappresentano il miglior esempio di auto-organizzazione. Le formiche seguono una serie di regole applicate al singolo, attraverso le quali si determina una struttura molto organizzata, ma non centralizzata”. Tuttavia per poter reggere nel suo funzionamento, le interazioni tra i singoli e i ruolo rivestiti devono restare in qualche modo sconosciuti, pena l’implosione dello stesso sistema. “Una formica – si legge – non deve sapere come funziona il formicaio, altrimenti, tutte le formiche ambirebbero a ricoprire i ruoli migliori e meno faticosi, creando un problema di coordinamento”.

LA POLITICA ITALIANA

E se si parte dal formicaio, si arriva a un sistema di comunicazione e partecipazione politica chiamato Rousseau, attraverso cui i vertici del Movimento 5 Stelle interrogano la base degli iscritti per prendere decisioni sia in ambito locale che centrale (sempre che siano in linea con quanto prescrive il Capo Politico e Garante Beppe Grillo). Per Casaleggio, però, il sistema Rousseau dà al Movimento qualcosa che nessuno dei partiti tradizionali può più vantare, ossia il contatto con la base e con i militanti ed è per questo che il bacino di voti continua a crescere.

IL RUOLO DI ROUSSEAU

Con Rousseau, ha spiegato ancora Casaleggio jr. “garantiamo un servizio migliore e siamo più efficienti nel portare le istanze dei cittadini dentro le istituzioni, sia dove siamo opposizione, ma soprattutto dove governiamo. Per rimanere in tema digitale: la vecchia partitocrazia è come Blockbuster, noi siamo come Netflix. Il futuro è nella Rete, nella partecipazione. E siamo coscienti degli oneri che derivano dall’avere questa prospettiva”. Dopo aver votato il Programma Energetico, gli iscritti certificati a Rousseau si stanno pronunciando sul Programma Esteri e si andrà avanti fino alla stesura del programma completo che sarà presentato alla prossima edizione di Italia 5 Stelle che si terrà in autunno.

TECNOLOGIA E RETI

Dalle pagine del Corriere della Sera dello scorso 3 aprile, Davide Casaleggio, dopo aver presentato l’evento in ricordo del padre, morto l’anno scorso, che si terrà a Ivrea il prossimo 12 aprile (qui tutti i dettagli), ha spiegato la sua visione di futuro e i passi del Movimento 5 Stelle per cercare di anticiparne gli effetti, senza subirli. “Capire il futuro serve per inventare il futuro che vogliamo. Se alcune condizioni sono determinate dall’evolversi della tecnologia, la decisione su come reagire, come posizionarci o come adeguarci spetta solo a noi”.

IL MONDO DEL LAVORO

Secondo Casaleggio jr., il problema principale della società è proprio l’evoluzione tecnologica che viaggia a una velocità mai vista prima e lo shock maggiore per la nostra sarà nel mondo del lavoro. “Avremo milioni di disoccupati in tutto il mondo perché ci saranno software e robot intelligenti molto più efficienti” e se anche saranno necessarie nuove competenze “un’intera generazione di lavoratori rischia di essere esclusa da un giorno all’altro perché non saranno più necessari e non potranno riadattarsi, nel giro di così poco tempo, per le nuove mansioni di cui ci sarà bisogno”. La risposta a questo scenario è sottesa nelle domande retoriche che lo stesso Casaleggio si pone: “Tasse sui robot, come propone Bill Gates? Reddito di cittadinanza universale, come suggerisce Elon Musk?”, può darsi, almeno se si pensa alle proposte del Movimento in materia di reddito (qui e qui gli approfondimenti).

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