A volte i rumors ritornano. Fiat Chrysler Automobiles potrebbe vendere Magneti Marelli a Samsung Electronics, lo scrive il sito coreano Naver. La partita potrebbe chiudersi entro la fine dell’anno. Di questa cessione si era parlato più volte nel corso del 2016.
Gli scandali che hanno travolto i vertici della società coreana hanno rallentato, ma non fermato, la trattativa. “Il vice presidente Lee Jae-Yong aveva già deciso quest’acquisizione, anche prima dello scandalo presidenziale”, ha rivelato una fonte del settore, citata dal sito coreano. Restano comunque da superare le divergenze sul prezzo: in questo momento la distanza è molto ampia, secondo la fonte.
L’anno scorso, quando hanno iniziato le trattative, si diceva che Samsung avesse offerto a Fca per Marelli 1000 miliardi di won (824 milioni di euro al cambio attuale), mentre Fiat sperava di ottenere almeno tre volte tanto. Inoltre, secondo il sito Naver, Samsung sembra interessata solo a una parte di Magneti Marelli. Quando l’intenzione di Fca è cedere tutta la controllata.
“Le due aziende hanno raggiunto un accordo di massima sul prezzo”, ha detto la fonte. “Samsung considera Magneti Marelli il partner migliore per ottenere sinergie commerciali con Harman”. L’anno scorso Samsung ha acquisito Harman per 8 miliardi di won, la sua acquisizione più grande di sempre. L’accordo ha ottenuto l’approvazione finale da parte degli azionisti di Harman a marzo.
In un report di marzo su Fca gli analisti di Morgan Stanley (rating overweight e target price a 13 euro) hanno evidenziato che il portafoglio di Fca ha alcuni dei marchi più interessanti del settore auto: gli esperti valutano il brand Jeep 13 euro per azione, Maserati 3,7 euro e Magneti Marelli 2,1 euro. E la capacità di Fca di isolare e monetizzare questi asset può avere “un significativo impatto” sul potenziale rialzo del titolo: nello scenario migliore il broker valuta Fca 20 euro.
A Piazza Affari al momento il titolo Fiat Chrysler viaggia in netta controtendenza rispetto al mercato (-0,48% l’indice Ftse Mib) con un progresso dello 0,79% a quota 9,62 euro. Il supporto di breve in area 9,5 euro ha per ora fermato la correzione che tuttavia potrebbe proseguire eventualmente sino a quota 8,5/7,5 euro, dove i forti supporti presenti dovrebbero arginarla. Al rialzo sono forti le resistenze in area 11 e 12,25 euro.
(Articolo pubblicato su MF/Milano Finanza, quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi)