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L’UE intervenga per fermare Kadirov in Cecenia

Sono passati diversi giorni da quando è stato fatto trapelare che in Cecenia erano stati allestiti campi di concentramento per imprigionare, torturare e in certi casi uccidere, gli omosessuali. Questo orrore è stato documentato da un giornale locale che è stato poi preso di mira dal regime locale.

Kadirov, il Presidente Ceceno, avrebbe dichiarato, inoltre, di voler sterminare tutti gli omosessuali prima del Ramadan, festività della religione islamica. Ne ha dato comunicazione l’associazione Certi Diritti, con un appello del suo segretario generale.

Il 25 aprile celebreremo la ricorrenza della liberazione dell’Italia dal nazi-fascimo, celebreremo la fine di una delle più sanguinose, efferate, oscene dittature di cui abbiamo memoria, nei cui campi di sterminio persero la vita milioni di innocenti: ebrei, disabili, omosessuali, rom e sinti, dissidenti politici, senza distinzione tra uomini, donne, bambini e vecchi.

Avevamo detto: mai più! Mai più! Eppure, nel 2017, ai confini con la nostra Europa, la storia sembra ripetersi, con la stessa violenza, la stessa malvagità.

Il silenzio della comunità internazionale non è tollerabile. L’Unione Europea e l’ONU devono farsi sentire e intervenire con forza, rapidità e determinazione contro il mostro della Cecenia, Kadirov, e intervenire anche nei confronti di Putin, che non può sfuggire dalle sue responsabilità.

Per la pace, per la libertà, per la dignità di tutte e di tutti, reagiamo contro l’orrore ceceno.


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