“Viaggio in Italia” è un’opera che Johann Wolfgang von Goethe scrisse tra il 1813 e il 1817 e pubblicò in due volumi, il primo dei quali uscì nel 1816 e il secondo nel 1817. Ne dedicherà un terzo alla sua seconda visita a Roma, che sarà pubblicato nel 1829.
Sono trascorsi duecento anni. Una ricorrenza che può essere un’occasione preziosa per fermarsi a riflettere, sull’Italia e sugli italiani.
Cosa è cambiato in questi due secoli? Quanto invasivo è stato lo sviluppo sui paesaggi, sull’architettura e – più in generale – sulla bellezza del nostro Paese?
Cosa è rimasto uguale? Cosa ancora ci rende così irresistibilmente attraenti agli occhi del mondo? E cosa invece avremmo voluto far dimenticare, tra le numerose critiche mosse da Goethe, e invece rimane sempre lì – di fronte a noi – come difetti immutabili?
Il viaggio di Goethe ci appare paradigmatico. Per un insieme di motivi che proviamo ad elencare.
Perché si è svolto in un periodo affascinante della nostra storia, prima dell’unità nazionale, tra illuminismo e romanticismo;Perché attraversa l’Italia per intero, dalle Alpi alla Valle dei Templi in Sicilia, aiutandoci a ricordare come il nostro Paese sia una vera cerniera che connette l’Europa al Mediterraneo;Perché compiuto lentamente, a piedi, in carrozza, in barca, maturando tutto il tempo utile per diventare un diario ricco di spunti su lettere, scienze e arti, ma anche su costumi, emozioni, sensazioni, colori, profumi, di tappa in tappa, di luogo in luogo;Perché unisce, come il filo di una collana, le perle più preziose del nostro Paese, stimolando il Grand Tour: le grandi città d’arte, le straordinarie aree archeologiche, i luoghi che ciascuno nel mondo vorrebbe aver visitato almeno una volta nella vita;Perché sceglie di compiere anche traiettorie di viaggio nell’Italia “minore“, nelle aree interne, celebrando gli Appennini e la vita di provincia, che costituisce la vera grande risorsa di valore che ancora non abbiamo imparato a considerare;Perché la sua narrazione è calda e coinvolgente. Adatta per serate di convivio e di lettura. Perfettamente in sintonia con il nostro desiderio di ripercorrerla tutta, questa Italia, per incontrare le comunità locali, le persone, gli amministratori e chiunque si senta protagonista del proprio territorio, animato dal desiderio di migliorarlo e di consegnarlo alle future generazioni come un’opportunità e non soltanto come un patrimonio statico, indifeso, minacciato dalla contemporaneità e dalla globalizzazione;Perché Goethe è un personaggio davvero sopra le righe: non soltanto uno degli intellettuali più raffinati e straordinari della cultura europea, ma un pensatore libero, che ci ha lasciato appunti di geologia, di botanica, di arte, di storia, di grammatica, di letteratura, di filosofia, di teologia e – in qualche modo – persino di demoetnoantropologia;Perché l’insieme di questi punti ci suggerisce di riportarlo nelle scuole, non soltanto nei teatri e nelle piazze. Lì dove ogni giorno ci si interroga sul futuro. Lì dove ogni giorno è massimo l’impegno per investire nelle generazioni di italiani di domani. Non soltanto per le sue opere letterarie, ma per l’eredità culturale che ci consegna, straordinariamente attuale e utile, in questo tempo di paure e di muri.
Il progetto “Goethe in Italia” nasce da un’intuizione di Federico Massimo Ceschin, autore, esperto di valorizzazione del patrimonio e dei beni culturali, impegnato nella promozione delle antiche Vie di storia e di pellegrinaggio e dei Parchi Culturali Ecclesiali.
Ceschin recentemente nominato Segretario generale dei Cammini d’Europa afferma:
“Seguiteci. Seguiamoci. Impariamo a collaborare. Di campanile in campanile. Dal livello locale a quello nazionale e internazionale. Troviamo il modo di stare insieme, di fare strada insieme, o persino di diventare strada.
Al termine di questo percorso, il bicentenario sarà probabilmente superato e persino dimenticato, ma i semi che avremo piantato saranno diventati germogli. E i nostri passi comuni saranno testimonianza utile per chi li seguirà. Anche tra altri duecento anni…”
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IL PROGETTO “GOETHE IN ITALIA”
L’opera “Viaggio in Italia” non è una semplice descrizione del Paese, ma delle impressioni che Goethe riceveva dalla gente, mescolata a riflessioni su arte, cultura e letteratura. E’ dunque un libro sull’Italia ma, ancor prima, un libro sugli italiani.
Con questo convincimento, il progetto “Goethe in Italia” nasce per proseguire le celebrazioni del bicentenario attraverso la creazione di tre distinti momenti organizzati:
un festival collettivo di iniziative locali celebrative;un’edizione del “Viaggio in Italia 2017“;il riconoscimento del percorso come “Itinerario culturale europeo“.
Il Festival di letterature, arti e culture di viaggio intende essere un movimento di pensieri e di opinioni che si svolgerà nel corso del 2017, in modalità collettiva, itinerante e diffusa sul territorio nazionale, dai confini con l’Austria fino alla Sicilia, mantenendo al centro Roma.
Il Festival è anche una modalità per proporre un “Viaggio in Italia 2017“, con l’obiettivo di ripercorrere i passi del grande intellettuale tedesco: una colorata carovana di giornalisti, blogger, fotografi e opinionisti muoverà lungo le due traiettorie che condussero Goethe a conoscere le più straordinarie e raffinate eccellenze dell’Italia del Settecento. Ma anche rileggere i numerosi motivi di critica al Bel Paese che, pur avviandosi a diventare meta del mitico “Grand Tour”, rivelava numerosi vizi che ancora oggi affliggono il sistema culturale e turistico nazionale.
Al termine del viaggio, la narrazione continua. Con la partecipazione a settembre al Festival della Letteratura di Viaggio della Società Geografica Italiana e l’appuntamento a novembre con All Routes lead to Rome, il Meeting internazionale degli Itinerari Culturali, delle Rotte, dei Cammini e delle Ciclovie, nell’ambito del quale saranno illustrate le migliori prassi incontrate.
Effetto non meno importante del progetto è la redazione di un Dossier di Candidatura per inserire i percorsi realizzati da Goethe tra gli Itinerari Culturali Europei riconosciuti dal Consiglio d’Europa. Un Comitato scientifico internazionale accompagnerà la candidatura, attraverso la costituzione di un Governing Board cui possono aderire enti pubblici, istituzioni, fondazioni, associazioni, studiosi e appassionati.
Il tutto, intende diventare un nuovo libro.
Per cui, riassumendo, il progetto “Goethe in Italia” è un libro che diventa narrazione, che diventa viaggio, che diventa festival, che diventa itinerario euromediterraneo, che diventa un nuovo libro.
E’ economia circolare. E’ economia della bellezza.