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Il programma di Macron su lavoro, sanità, pensioni, tasse, ambiente e istruzione

Vita pubblica, sicurezza, terrorismo ed Europa. Non solo. Nel programma elettorale di Emmanuel Macron c’è spazio anche per tematiche relative a pensioni, disoccupazione, salari, sanità e ambiente. Continuano gli approfondimenti di Formiche.net in vista delle presidenziali francesi.

L’obiettivo del giovane leader del movimento liberal-progressista En marche! è quello di proporre una visione alternativa a quelle fortemente anti-europeiste che rimbalzano da destra a sinistra, dalla favorita Marine Le Pen, al socialista Benoît Hamon, al radicale Jean-Luc Mélenchon. Per accedere al ballottaggio il centrista ed ex ministro dell’Economia sotto Hollande dovrà soprattutto superare la concorrenza con François Fillon, con il quale condivide alcune vedute.

PENSIONI

Macron ha spiegato che renderà il sistema pensionistico più equo e uniforme, pur senza toccare l’età pensionabile. Una visione che si contrappone in maniera stridente a quella dei suoi più diretti avversari Le Pen e Fillon, che vorrebbero rispettivamente abbassarla e alzarla. Il leader di En Marche! vuole innanzitutto allentare le grosse differenze tra le pensioni degli impiegati statali e quelli privati, mantenendo l’età pensionabile a 62 anni e instaurando un regime unico, che sostituisca i 37 attualmente vigenti. Il nuovo sistema sarà calcolato in base all’aspettativa di vita.

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LAVORO E DISOCCUPAZIONE

In tema di occupazione, il piano di Macron prevede di penalizzare i datori di lavoro che usano troppi contratti a breve termine, spingendo per il ricorso all’indeterminato soprattutto nei quartieri più disagiati. Altre novità riguardano l’addio alle 35 ore settimanali per i giovani, la soppressione dei contributi per la disoccupazione e per la malattia a carico del lavoratore, il taglio netto – 10 punti percentuali – delle tasse per le aziende che assumono col salario minimo (SMIC).

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La riforma del lavoro passa anche attraverso alcune modifiche relative al regime di sussidi di disoccupazione: Macron vuole allargare il diritto all’assegno anche ai lavoratori dimissionari una volta ogni cinque anni. Il sussidio non sarà più versato se il disoccupato dovesse rifiutare più di due offerte di lavoro giudicate “decenti”, ovvero dallo stipendio inferiore a non più del 20-25% al massimo rispetto a quello del precedente impiego.

In linea generale, l’obiettivo finale leader di En Marche! è di riportare il tasso di disoccupazione (attualmente al 9,7%) al 7% entro il 2022.

ECONOMIA E TASSE

Per spingere la crescita, Macron ritiene che sia indispensabile un piano di investimenti pubblici da 50 miliardi con due destinazioni principali: lo sviluppo delle competenze – 15 miliardi serviranno a finanziare la formazione, in particolare di un milione di giovani poco qualificati e un milione di disoccupati, anch’essi a bassa qualificazione – e la transizione energetica per lo sviluppo di un’economia sempre più moderna ed eco-sostenibile. Sull’altro piatto della bilancia c’è il freno all’aumento della spesa pubblica per 60 miliardi.

Macron prevede inoltre un alleggerimento della pressione fiscale pari a circa 20 miliardi (un punto di Pil), diviso in parti eguali tra imprese e famiglie. Per le aziende è annunciato un taglio dell’imposta sulle società, che dovrebbe passare dal 33,3% al 25%, allineandosi alla media europea.

SANITÀ E ISTRUZIONE

Sul fronte sanitario il leader di En Marche! ha in mente il rimborso al 100% delle spese per occhiali, apparecchi dentali e auditivi da qui al 2022. Un piano da 5 miliardi che prevede anche il raddoppiamento delle case di cura sul territorio, per sopperire al fenomeno dei “deserti medici”.

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Per quel che riguarda l’istruzione, Macron vuole riformare la scuola investendo di più sulle periferie e pagando meglio gli insegnanti. Promette la creazione da 4.000 a 5.000 cattedre e di ristabilire le classi bi-lingue. Per la cultura invece propone un assegno da 500 euro per gli under 18, finanziati dallo Stato e dalle grandi multinazionali.

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AMBIENTE E TEMI ETICI

Sul fronte ambientale, il programma di Macron oltre all’abbandono del nucleare promette un investimento da 15 miliardi per finanziare la sostituzione dei veicoli inquinanti attraverso un incentivo da 1.000 euro per chi acquista un altro veicolo, nuovo o di seconda mano, meno inquinante.

Sulla bioetica, il leader centrista vuole concedere il riconoscimento giuridico ai figli nati da maternità surrogata all’estero.

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