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Il programma di Macron su Europa e sicurezza

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«Ritrovare il nostro spirito di conquista per costruire una Francia nuova». È questo lo slogan del programma per la corsa all’Eliseo di Emmanuel Macron, il candidato liberal-progressita vera sorpresa delle prossime presidenziali francesi.

Due mesi fa sembrava già tutto scritto. Dopo la netta e inaspettata vittoria alle primarie del centro-destra francese, François Fillon procedeva a passo spedito verso il 55 di rue du Faubourg-Saint-Honoré. Azzoppato dal “Penelope-gate” e calato vertiginosamente nei sondaggi, Fillon ha pian piano ceduto il terreno non tanto ai socialisti quanto al terzo incomodo nel quale non sembrava proprio credere nessuno: Emmanuel Macron.

Il 39enne ex Ministro dell’Economia si era dimesso a fine agosto scorso per dedicarsi interamente al suo progetto politico, incarnato dal movimento En Marche!, lanciato una decina di mesi fa. Al grido di «Il faut en finir» e «faire bouger les choses» Macron è stato più volte definito il Matteo Renzi d’Oltralpe proprio per la volontà di “rottamare” e reagire allo status quo.

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Ecco il suo programma su vita pubblica, sicurezza, terrorismo ed Europa.

VITA PUBBLICA E DEMOCRAZIA

Macron propone una legge di moralizzazione della vita pubblica. Sarà vietato ai politici di occupare posti nei cda delle aziende e i parlamentari dovranno dichiarare al fisco tutte le loro attività remunerative, comprese le indennità. Non solo. Macron ha espresso la volontà di ridurre di un terzo il numero dei parlamentari stessi, “non tanto per risparmiare soldi quanto per esigenze di trasparenza ed efficienza”.

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SICUREZZA

Sul tema della sicurezza, Macron vuole creare 10.000 posti di lavoro in più nella polizia, ripristinando la figura del poliziotto di quartiere “police de sécurité quotidienne” che era stata soppressa da Nicolas Sarkozy. Non è invece prevista una riforma del sistema giudiziario, ma la creazione di 15.000 posti in più per i detenuti nelle carceri di tutto il Paese. Macron propone inoltre un aumento del budget dedicato alla Difesa pari al 2% e la creazione di centri penitenziari per i foreign fighters.

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TERRORISMO

Sul fronte terrorismo, il programma di Macron prevede una svolta nella cultura dell’integrazione. Rispetto alle polemiche sulla legge del 1905 e sulla laicità dello Stato, il candidato di En Marche! ha garantito che «il velo non sarà vietato all’università». L’ex Ministro dell’Economia si è anche detto contrario alla “déchéance de nationalité”, ovvero alla possibilità di ritirare la nazionalità francese a un cittadino indegno o sleale, in caso soprattutto di legami con il terrorismo islamico.

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EUROPA

Macron è senza dubbio il più convinto europeista tra i candidati alla presidenza della Repubblica francese. Oltre alla proposta di un mercato comune dell’energia e del digitale, ha aggiunto nel suo programma anche l’estensione del progetto Erasmus, in modo da mandare ogni anno fino a 200mila studenti francesi all’estero.

Il candidato centrista ha proposto anche la creazione di un fondo comune di difesa che dovrebbe avere l’obiettivo di finanziare gli equipaggiamenti militari comuni e l’istituzione di un quartier generale europeo permanente oltre alla previsione di una forza di 5000 uomini-sentinella alle frontiere.

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Il leader di En Marche! si è assunto l’impegno di rispettare il mantenimento del deficit/Pil al 3% e ddegli accordi di Schengen ma anche di ripristinare l’asse franco-tedesco, l’unico modo per ricostruire un’Unione che dopo la crisi non è riuscita a ripartire lasciando dietro di sé una disoccupazione di massa che mina l’avvenire della gioventù non solo francese ma di tutti i Paesi membri.



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