Oggi giovedì 27 Aprile 2017 è la Festa del Re. Prima si chiamava Festa della Regina. Nei Paesi Bassi oggi è il giorno più pazzo dell’anno!
Sapete cosa succede in Olanda?
Le città si colorano d’arancione, il colore della Casa Reale, e tutta l’Olanda si trasforma in un immenso mercatino delle pulci, animato da musica a tutto volume e party improvvisati. Perfino i canali vengono presi d’assalto da centinaia di barche sovraffollate e rumoreggianti. La Festa della Regina, nei Paesi Bassi è il giorno più pazzo dell’anno. Mentre la Regina, come da tradizione, visita un paio di centri olandesi, Amsterdam, per l’occasione, accoglie milioni di olandesi e turisti e dà vita una festa indescrivibile.
Ed ora che la Festa della Regina è diventata Festa del Re cosa cambia?
In sostanza non cambierà nulla (a parte, il nome). Anzi, con ogni probabilità il Koningsdag, figlio della voglia di cambiare e di rinnovare, assumerà un nuovo significato: Willem-Alexander, principe preparato ed aperto, molto amato dal popolo, ha inaugurato una nuova era.
Ma andiamo con ordine, e scopriamo cosa si nasconde dietro questo cambiamento epocale.
Come tutti sanno, i Paesi Bassi, sono Monarchia parlamentare e sono quindi retti anche da un monarca. La regina era Beatrice d’Orange-Nassau, primogenita della regina Giuliana dei Paesi Bassi e del principe Bernardo dei Paesi Bassi. Nata a Baarn il 31 gennaio 1938, Beatrice, era salita al trono il 30 aprile 1980 e, dopo un regno luminoso (anche se spesso criticato), il 28 gennaio 2013 ha annunciato, con un discorso trasmesso su tutti i canali radio e tv del Nos (Nederlands Omroop Stichting), di abdicare in favore del figlio primogenito Willem-Alexander (salito al trono con la moglie Máxima Zorreguieta, sposata nel 2002), il 30 aprile 2013, che pronunciò questo discorso:
“Alla fine di quest’anno commemoriamo il momento in cui 200 anni fa il nostro paese è diventato una monarchia, fatto che ha segnato l’inizio di una nuova epoca. La coincidenza di questi due speciali avvenimenti ha rappresentato per me l’occasione di decidere di abdicare. Dopo averci pensato per anni, ora faccio realmente un passo in quella direzione. (…)E’giunto il momento di lasciare le responsabilità per il paese a una nuova generazione, per questo, ho deciso che nel Koninginnedag, nel giorno della regina, nel trentatreesimo anno del mio regno, abdicherò lasciando il trono a mio figlio primogenito Willem Alexander”.
L’ultima Koninginnedag, dunque, è coincisa quindi con l’investitura (che in Olanda non è una vera incoronazione, in quanto la monarchia è una carica statale), di Willem-Alexander. La cerimonia, come da tradizione, è avvenuta nella storica chiesa di Nieuwe Kerk, affacciata su Piazza Dam, dove, davanti al Parlamento a camere riunite ed gli Stati Generali Willem-Alexander ha giurato fedeltà alla Costituzione e ha promesso di adempiere fedelmente alla sua funzione di monarca.
Comunque io ho avuto la fortuna, grazie al generoso invito dell’Ambasciatore olandese Joep Wijnands, di partecipare al ricevimento per l’apertura dei festeggiamenti nel giardino della splendida villa sulla Camilluccia, residenza dell’Ambasciatore del Regno dei Paesi Bassi a Roma.
Accolti dall’ambasciatore stesso nella sua residenza, tra alte uniformi, corpo diplomatico, eleganti ospiti accanto agli storici partner, da KLM, Heineken a ING abbiamo trascorso una bellissima serata in un giardino addobbato da fiaba. Sonorità melodiche accompagnavano il clima di festa, e tutto intorno era un fiorire di tavoli imbanditi dalle specialità olandesi e tulipani arancio. Tutti gli ospiti elegantissimi, accomunati da un fiore, uno scialle, una cravatta o qualsiasi altro accessorio dal colore arancione: ricordate, è una tradizione indossare qualcosa del colore della Corona!
Ad ogni modo il Koningsdag è un avvenimento unico che va vissuto, in Olanda prima di tutto, e quindi mi organizzo per partire: sono ancora in tempo per il ponte del 1 Maggio! Guardate anche voi le offerte KLM e partite, non ve ne pentirete!
E per farvi travolgere dall’ondata di euforia della Festa del Re, non dimenticate di indossare qualcosa di rigorosamente arancione, io l’ho fatto!