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Per me, analista di Borsa, sono eccessivi i nervosismi dei mercati sul voto anticipato

Mattarella, voto, Alto Adige elezioni

Il G7 si è chiuso all’insegna delle divisioni, soprattutto riguardo gli accordi sul clima, con gli Usa che faranno sapere a breve se intendono ritirarsi dagli accordi di Parigi. Per sintetizzare lo stato dell’arte bastano 2 dichiarazioni: la Merkel ha dichiarato che sulla base di quanto sperimentato negli ultimi giorni i tempi in cui si poteva fare affidamento su USA e UK (e sul buon vicinato con la Russia) sono finiti. Il primo tweet di Trump dopo il meeting ha invece rinnovato le accuse nei confronti dei tedeschi per il trade deficit e gli scarsi contributi alla NAT; sostenendo che la situazione cambierà.

L’accelerazione sulle elezioni occorsa nel week end (con le principali formazioni politiche favorevoli a un’ipotesi di nuova legge elettorale simile a quella tedesca) ha innervosito gli investitori, causando robuste vendite su azionario italiano e BTP (il cui impatto è forse stato esaltato dalla scarsa liquidità).

A prima vista, è sorprendente la semplificazione che si fa all’estero del quadro politico italiano: elezioni in primavera 2018, ok. In autunno “Aiuto!”. Peraltro, con la legge di bilancio da discutere nella seconda parte del 2017, qualcuno teme che le elezioni complichino il quadro, e che un mancato accordo porti allo scattare delle clausole di salvaguardia (sostanzialmente un rialzo di 3 punti dell’Iva). E poi ci sono le banche in difficoltà, per alcune delle quali la soluzione è ancora un punto di domanda (surreale l’ipotesi trapelata oggi di una richiesta di intervento ai maggiorenti della zona).

Draghi al Parlamento Europeo ha concesso che la crescita europea si sta irrobustendo, ma ha chiarito che l’economia europea ha ancora bisogno di un ammontare di stimolo monetario eccezionale, inclusa la forward guidance. Le dichiarazioni hanno offerto supporto ai bonds tedeschi e (a scoppio ritardato) causato una discesa della divisa unica.



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