Oltre il confine è stato il titolo più di successo di una manifestazione unica e ricchissima: la trentesima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino ci ha coinvolti in ogni istante con i vari eventi che hanno stimolato dibattiti, pensieri e relazioni. Soddisfatti anche i piccoli editori che rientrano carichi di energie per continuare a credere in quel mercato, quale l’editoria, in cui tutti noi stavamo smettendo di credere. Incontro a tu per tu con Bonfirraro Editore.
Quattro eventi, incrementi nelle vendite e tanti visitatori allo stand: il modo migliore di declinare il concept “Oltre il confine”.
“Cronaca di un successo annunciato”. Sintetizza così l’editore Bonfirraro in riferimento alla propria partecipazione al Salone Internazionale del Libro di Torino, che proprio quest’anno, con l’egregia direzione di Nicola Lagioia, ha spento in grande stile le trenta candeline. Se i numeri ufficiali, infatti, parlano di 165.746 presenze totali, Bonfirraro, da indipendente, conferma il trend generale, con un incremento delle vendite pari a circa il 15% e altrettante presenze di visitatori al proprio stand, ubicato nell’affollato secondo padiglione e circondato da altre realtà altrettanto professionali e affermate. Ed è proprio nella città sabauda che, cosciente delle proprie origini, la casa editrice è riuscita a trasferire il clima festoso e l’identità siciliana, declinata nei vari culturali.
“Abbiamo da subito intuito che la paura iniziale per la riuscita della kermesse piemontese non avrebbe avuto motivo d’esistere: Torino ha una tradizione impareggiabile, una delle (poche) città italiane che punta la sua rinascita proprio sulla cultura: quale miglior luogo, dunque, per affermare la nostra presenza, sempre in continua crescita, sul panorama editoriale italiano, per sancire il lavoro pionieristico da indipendenti fin qui svolto e rilanciarsi sul mercato con nuove sfide?”.
Nuovissime, infatti, le “sfide” Bonfirraro per l’edizione del Salone appena trascorsa, in linea con il claim che da sempre lo caratterizza “La nostra storia è il futuro verso cui ci avviamo…” e che spinge l’editore Salvo a guardare “oltre il confine”, così come ha recitato per un po’ di tempo il concept della stessa rassegna torinese.
Oltre il confine delle barriere maschili. In un’edizione dedicata interamente a tale tematica, con l’obiettivo di dare a chi ha la capacità di guardare lontano, di darsi e vincere sfide che sembravano soltanto all’apparenza impossibili – Bonfirraro, tra l’altro, ha deciso di dare spazio all’altra metà del cielo, conscio della peculiarità culturale delle donne di saper guardare lontano, visionarie e al contempo concrete, sicure nel disegnare il nuovo volto del mondo.
È così che sono state ospiti di un riuscitissimo evento culturale, con oltre 150 presenze – egregiamente condotto dalla giornalista e scrittrice Annarita Briganti – alcune autrici, (tra cui io) accompagnate dai blogger e giornalisti fra i più autorevoli del panorama editoriale italiano.
Vi ho raccontato dell’evento in questo articolo. Tutte sottoposte a un battesimo al femminile per scandagliare le mille sfumature di quel particolare sguardo, complesso e affascinante, tipico dell’altra metà del cielo… un riuscitissimo incontro che ha dato forza e spinta a una linea editoriale in forte ascesa: «Chiudere gli occhi di fronte all’attualità è da vigliacchi – continua l’editore – sono le donne a segnare, adesso, con impareggiabile passione, percorsi letterari intuitivi e inediti, contro quei pregiudizi che le vedevano costrette a scrivere feuilleton o romanzetti leggeri, appunto “in rosa”».
Oltre il confine della fiera: il Salone OFF. Grande successo anche in riferimento agli altri due eventi previsti per la rassegna OFF. Il primo appuntamento legato indissolubilmente alla figura, ambigua ed equivoca, di Cesare Lombroso, che ritorna d’attualità con la petizione per il restauro del museo a lui dedicato: affollatissima e piena di spunti letterari, infatti, la première del romanzo “Il diario Lombroso e il killer dei musei” dello scrittore Enzo Orlando, esordiente ma con una forza narrativa già di ampio respiro letterario, da più voci, tra cui quella dell’esperto e appassionato giallista Andrea Rastelli, associata alla grande tradizione di Fruttero e Lucentini.
Oltre il confine della mente: ospite di Bonfirraro anche il noto filosofo catanese maestro Salvatore Massimo Fazio, finalista del premio nazionale “Le figure del pensiero”, presente con la sua nuova opera “Regressione suicida – Dell’abbandono disperato di Emil Cioran e Manlio Sgalambro” e accompagnato dallo studioso e autore Stefano Maria Pantano. Sempre sul pezzo, come abbiamo imparato a conoscerlo in terra siciliana, perché al pensatore romeno – di cui il suo saggio indaga l’universo speculativo – il padiglione della Romania ha dedicato quotidianamente omaggi e retrospettive non indifferenti.
Giorni intensi per Bonfirraro anche quelli all’IBF- International Book Forum, luogo di incontro per lo scambio dei diritti a livello internazionale: il direttore editoriale ha portato a casa un numero importante di trattative per molti dei libri in catalogo.
Oltre il confine territoriale. Se è vero che la casa editrice siciliana non ha mancato un’edizione della manifestazione torinese (era già presente al primo anno, nel lontano 1988, visto che quasi le due storie scorrono su due binari paralleli), “emozionante – dichiara sempre l’editore – è stato transitare dal Valentino, luogo in cui fu organizzato il primo Salone. Erano altri tempi, ma l’adrenalina è rimasta inalterata: un ringraziamento particolare va a tutto il mio staff che mi ha appoggiato durante tutte le fasi organizzative, ed ai nostri main sponsor, le aziende agricole Berlingeri e Tyracia. Portiamo a casa un bilancio assolutamente positivo: quanto abbiamo raccolto a Torino sarà la base sulla quale ricominciare a lavorare da qui in avanti».
«Per quanto mi riguarda – afferma Alberto Bonfirraro, giovane direttore marketing che rappresenta la nuova generazione all’interno della casa editrice – il Salone è stata un’occasione unica per scoprire un sistema di mondi sui quali puntare per nuove sfide. Il futuro, l’innovazione, la nuova cultura 3.0 son passati per cinque giorni da Torino, arricchendo il nostro know how e incoraggiandoci a fare sempre più e meglio, lavorando nel futuro e, per il futuro, attuando progetti forti, basati su una conoscenza vera, che ribadisca la nostra identità culturale».
E intanto è di nuovo in moto la macchina organizzativa che per le prossime settimane ha già in serbo il trasferimento a Palermo in occasione di “Una Marina di Libri”, all’Orto Botanico dall’8 all’11 giugno, ma è già confermata la presenza di Bonfirraro al Salone di Torino 2018, che si svolgerà dal 10 al 14 maggio.