Una sberla così l’Spd certo non se l’aspettava. Ieri nelle elezioni regionali dello Schleswig-Holstein, il Land più a nord del Paese e dopo il Saarland il più piccolo della Germania, i socialdemocratici con il 26,9 per cento dei voti hanno perso sonoramente, battuti dalla Cdu che ha ottenuto il 32,3 per cento. E sì che fino a qualche settimana fa la vittoria del governatore uscente, il socialdemocratico Torsten Albig, 53 anni, era data pressoché per certa. E invece ha vinto il cristianodemocratico Daniel Günther, di 10 anni più giovane, ma soprattutto, fino a non molte settimane fa un politico che un terzo dei 2,3 milioni di elettori del Land nemmeno conoscevano. Günther è sceso in campo appena lo scorso ottobre, quando il candidato precedentemente designato dalla Cdu si era ritirato. Per i più la partita sembrava persa, e invece. Il risultato di ieri pare smentire innanzitutto due presupposti su cui puntava l’Spd (o per lo meno i media sostenevano che vi puntasse). L’effetto taumaturgico di Martin Schulz chiamato a sfidare la Kanzlerin, e la stanchezza da parte dell’elettorato tedesco dopo 12 anni di governo Angela Merkel.
Le cose non stanno così. Secondo sondaggi fatti a ridosso di questa elezione esce il seguente quadro: il 46 per cento degli elettori dello Schleswig-Holstein che hanno votato Cdu hanno dichiarato di aver scelto questo partito proprio per via di Merkel, mentre un altro 28 per cento ha affermato che non avrebbe messo la croce sul simbolo dei cristianodemocratici se non vi fosse Angela Merkel alla guida della Germania.
Dunque Merkel continua a ottenere consenso, mentre l’effetto Schulz che nelle prime settimane aveva spinto come una gigantesca onda l’ex capo del Parlamento europeo e il suo partito al primo posto nella classifica delle preferenze, è scemato, per quanto, l’Spd a livello nazionale raccolga ancora un 30 per cento di consensi, cioè 3 punti in più di quanto non abbia ottenuto ieri alle regionali.
E Schulz ieri, poco dopo l’annuncio dei risultati, si è presentato alla stampa nel Willy Brandt Haus, la sede del partito a Berlino. Ha parlato di un risultato molto deludente, una sconfitta ancora più deludente di quella nel Saarland in marzo. Lì almeno la vittoria della Cdu era stata di misura e comunque veniva riconfermata la governatrice Cdu uscente. Nello Schleswig-Holstein, invece, è stato bocciato proprio il governatore uscente socialdemocratico.
La Cdudi Berlino ha fatto invece parlare il segretario generale Peter Tauber il quale ha sottolineato che la vittoria del loro candidato Günther è dovuta a un programma più convincente, ma anche al fatto che questi abbia fatto più campagna porta a porta.
E in effetti una delle ragioni indicate come motivo della sconfitta socialdemocratica è che il governatore uscente Albricht ha demandato parte della campagna elettorale al compagno di partito Ralf Stegner. Un altro motivo indicato in diversi sondaggi dagli elettori della regione è che anche Schulz non pare essere stato particolarmente presente. Forse perché anche lui dava per certa la vittoria del compagno di partito. Interessante da analizzare sarà nel risultato dello Schleswig-Holstein però anche la partecipazione dei giovani. Questa volta hanno infatti votato per la prima volta anche i giovani di 16 anni. Sarà interessante vedere se hanno contribuito alla maggior partecipazione elettorale e cosa hanno votato.
Schleswig-Holstein e il Saarland sono i due Länder più piccoli della Germania. Le loro elezioni a ridosso di quelle nazionali vengono, ciò nonostante, lette come pronostico per quelle di settembre. Per quanto, il vero test sarà esattamente tra una settimana, quando si voterà nel più popoloso Land, il Nordrhein-Westfalen, roccaforte dei socialdemocratici. Attualmente, viene guidato da una coalizione rosso verde con a capo la socialdemocratica Hannelore Kraft. Facile immaginare che a questo punto, la certezza di una vittoria che pareva anche in questo caso data per scontata, è nel frattempo svanita.
Ultima annotazione per chi ama guardare nella sfera di cristallo. I risultati usciti ieri dalle urne regionali possono dare vita a tre tipi di coalizione: una grande coalizione Cdu-Spd, una coalizione “giamaica” Cdu-Verdi-liberali dell’Fdp, oppure una coalizione “semaforo”, Spd-Verdi-Fdp. I più puntano sulla seconda ipotesi. Che potrebbe diventare una possibile coalizione anche per il prossimo governo di Berlino, qualora i nazionalisti della Alternative für Deutschland (AfD) finiscano per entrare anche nel Bundestag. Nello Schleswig-Holstein, ci sono riusciti con il 5,9 per cento.