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Sì al femminicidico, no alla stupro dei profughi

debora serracchiani ha avuto l’ardire di sostenere che la violenza sessuale è ancora più odiosa quando compiuta da un profugo. alla rivolta dei social, rendicontano le gazzette, si è aggiunto l’anatema di roberto saviano con conseguente, inevitabile rissa. eppure se se una donna viene uccisa dal coniuge ovvero dal partner l’omicidio è stato ritenuto tanto più odioso da essere sanzionato con l’aggravante del femminicidio. non condivido serracchiani (avrei voluto scrivere “la” serracchiani ma il post è già abbastanza politicamente scorretto) ma solo perchè omicidio e stupro sono reati talmente gravi che non possono essere fatte differenze. le aggravanti per lo status dell’aggressore offendono, non tutelano, la dignità della vittima. certo, quando commesso da certe persone l’atto può essere ancora più odioso ma le vittime meritano lo stesso rispetto e non è così quando si distingue tra donne e uomini, cittadini e profughi.


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