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Ecco cosa c’è scritto nella proposta di Ryanair per Alitalia

LUIGI GUBITOSI, alitalia

È una corsa a non lasciare vantaggio ai concorrenti per accaparrarsi le spoglie di Alitalia. Ma rispetto a quella di Easyjet e di altri competitor, la presenza di Ryanair tra i 32 pretendenti alla cloche di Alitalia non da spazio a fraintendimenti. Il pirotecnico ceo della low cost irlandese, Michael O’Leary, ha allegato alla manifestazione d’interesse una proposta di feederaggio, nella quale come noto si dice che 20 aeromobili Ryanair sono pronti a sostituirsi a quelli che Alitalia dovesse nel frattempo lasciare a terra.

I DETTAGLI

Ma cosa c’è scritto esattamente nella lettera inviata da Dublino? I dettagli sono ancora più interessanti. Per cominciare, questa sostituzione sarebbe limitata a un periodo di due settimane, che nelle intenzioni del ceo irlandese dovrebbero coincidere con l’alta stagione, quando i voli e i passeggeri raggiungono il picco. Inoltre, gli aeromobili che verrebbero impiegati non sono nuovi ingressi in flotta, ma quelli che Ryanair già impiega sui cieli italiani e che verrebbero parzialmente liberati riprogrammando gli orari degli altri collegamenti, o allungando le scadenze dei contratti di leasing. In questa seconda ipotesi, gli aerei destinati alla supplenza Alitalia potrebbero salire a 30, sempre che il feederaggio nel frattempo vada a regime.

LE MIRE

Insomma, Ryanair è disposta a lanciarsi, ma per gradi. L’obiettivo resta anticipare le mosse di Carolyn McCall, ceo di Easyjet. O’Leary aveva già fatto una proposta simile, e certo non limitata a due settimane, quando a capo di Alitalia c’era l’ex ad Cramer Ball. Ora l’ha riproposta, ma riveduta e corretta vista la conclamata situazione d’emergenza di Alitalia, ai tre commissari straordinari, Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari.

LE PAROLE DI GUBITOSI

L’obiettivo della gestione commissariale, però, resta vendere Alitalia tutta intera. Gubitosi lo ha ripetuto ieri, dopo aver incontrato con Paleari il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda. Resta il vincolo di riservatezza sui nomi. «I prossimi giorni saranno dedicati alla selezione e all’interazione con le controparti. È presto per dare valutazioni, sicuramente il numero delle manifestazioni di interesse è elevato, ora dovremo vederne la consistenza». L’apertura della data room, perciò, potrebbe slittare di qualche giorno. «Sarà comunque metà giugno», ha detto Gubitosi, «se non il 15, si andrà al 20».

COSA DICE DELRIO

Contrario allo spezzatino anche il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, che oggi sarà a Bruxelles per discutere del nuovo pacchetto trasporti, con la possibilità che si possa superare la soglia che limita al 49% il possesso azionario da parte di soggetti extra Ue nel capitale delle compagnie europee. Ieri c’è stato anche un primo confronto sulla cassa integrazione che riguarderebbe circa 1.300 dipendenti, mentre oggi con i sindacati si tornerà a parlare del contratto collettivo, scaduto a fine 2016, essenziale nel piano di taglio ai costi da 300 milioni di euro perseguito dai commissari.

(Estratto di un articolo pubblicato su Mf/Milano Finanza, quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi)



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