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Elezioni amministrative, tutte le sfide dei ballottaggi

Federico Pizzarotti

Come ai vecchi tempi. Centrodestra contro centrosinistra. I ballottaggi di oggi, almeno nelle grandi città, non vedranno protagonista il M5s. L’emblema è Genova. Nella città di Beppe Grillo, i cinquestelle sono fuori. E il centrosinistra è sotto. Gianni Crivello (33,9%) dovrà tentare la rimonta nei confronti dell’esponente del centrodestra, Marco Bucci (38,8%).

In Emilia Romagna, l’ex M5s Federico Pizzarotti (nella foto), in campo da indipendente, ha portato al ballottaggio il dem Paolo Scarpa a Parma. E gli è davanti: 34,7% contro 32,7%. A Piacenza, Patrizia Barbieri, esponente di Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia, precede il candidato del Pd, Paolo Rizzi. Col 34,7% di partenza, il centrodestra proverà a riprendersi la città dopo 15 anni di governo del centrosinistra, fermo al 28,1%.

In Veneto, a Padova, Massimo Bitonci, in quota Lega, ha raggiunto il 40,2%, ma il candidato del centrosinistra, Sergio Giordani (29,2%), al ballottaggio potrà contare sull’appoggio del civico Arturo Lorenzoni, che porta con sé un ottimo bagaglio di voti: 22,8%. Verona, invece, sarà un affare per il centrodestra: Patrizia Bisinella, compagna del sindaco uscente e leader di Fare!, Flavio Tosi, ha raggiunto il secondo turno per soli 1200 voti e oggi sfiderà il rappresentante del centrodestra unito, Fabrizio Sboarina, che parte favorito: 29,3% contro 23,5%.

Ad Asti, in Piemonte, si torna a parlare del M5s. Dopo il riconteggio dei voti, il grillino Massimo Ceruti (15,3%) l’ha spuntata sulla dem Angela Motta e al ballottaggio dovrà vedersela col candidato del centrodestra, Maurizio Rasero (47,6%). Ad Alessandria, il sindaco uscente in quota Pd, Rita Rossa (31,94%), sfiderà il centrodestra, che schiera Gianfranco Cuttica (30,2%). In Lombardia, a Monza, si correrà sul filo dei voti: il dem Roberto Scanagatti (39,9%) è avanti di un nulla sul forzista Dario Allevi (39,8%).

In Toscana, nella regione del segretario del Pd, Matteo Renzi, il sindaco di centrosinistra di Lucca, Alessandro Tambellini (37,4%), è avanti rispetto all’esponente del centrodestra, Remo Santini (34,9%). Stessa storia a Pistoia, dove Samuele Bertinelli, in quota centrosinistra, vuole riconfermarsi e battere Alessandro Tomasi di Fratelli d’Italia. Risultato del primo turno: 37,5% contro 26,6% in favore di Bertinelli.

L’unico capoluogo di provincia ad andare al voto in Sardegna è Oristano: il candidato del centrodestra, Andrea Lutzu (29,6%), proverà a tenere a distanza l’esponente del centrosinistra, Maria Obinu (21,8%). A L’Aquila, in Abruzzo, il centrosinistra è galvanizzato dal primo turno: Americo Di Benedetto è forte del 47% ottenuto contro il candidato del centrodestra, Pier Luigi Biondi, che non è andato oltre il 35,8%.

Al sud, in Puglia, l’attenzione è sui ballottaggi di Lecce e Taranto. Nel primo caso, Mauro Giliberti (45,2%), per il centrodestra, è avanti rispetto al dem Carlo Salvemini (28,9%). Centrodestra favorito anche a Taranto, con Stefania Baldassarri (22,2%) che conduce su Rinaldo Melucci (17,9%). Cambia la regione, ma non la sostanza politica: a Catanzaro, in Calabria, il dem Vincenzo Ciconte (31%) è sotto rispetto al rappresentante del centrodestra, Sergio Abramo (39,7%).

Clamoroso quel è accaduto a Trapani, in Sicilia: il candidato del centrodestra, Girolamo Fazio, s’è ritirato dal ballottaggio dopo essere stato coinvolto in alcune vicende giudiziarie. Il Pd, con Pietro Savona, corre da solo. Per essere eletto, l’affluenza dovrà essere almeno pari al 50,1% degli aventi diritto. La sua sarà una lotta personale contro l’astensionismo.


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