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Gli strumenti dell’advocacy sono le leve delle relazioni istituzionali 4.0

Intervista a margine della decima edizione del Forum della Comunicazione e dell’innovazione digitale 2017 organizzato l’8 giugno a Palazzo Lombardia a Milano da Comunicazione Italiana, in collaborazione con la Regione Lombardia e Microsoft Italia (qui tutti i dettagli dell’evento).

Simone Dattoli (in foto), amministratore delegato di Inrete, perché ha scelto di portare la sua agenzia al Forum della Comunicazione 2017?

«Ho deciso di esserci insieme a Inrete quando ho capito che il tema portante di quest’anno era l’innovazione perché per noi l’innovazione è il driver fondamentale nel processo di attività che seguiamo. Ci è sembrata un’ottima occasione».

Cosa è emerso nel corso del workshop “Il ruolo delle relazioni istituzionali e della comunicazione d’impresa per lo sviluppo del sistema paese” che avete organizzato?

«Sono emersi degli spunti interessanti, in particolare abbiamo cercato si perseguire la strada e il passaggio verso l’advocacy – utilizzo di strumenti di comunicazione a supporto delle attività di pressione o comunque di difesa di interessi – come attività che possa essere coordinata con la lobbing. L’advocacy era infatti fino a qualche anno fa poco conosciuta, oggi lo è grazie a strumenti e processi innovativi (per esempio, i social media). Questo tavolo è stato un punto di partenza, non di arrivo. Ci siamo lasciati infatti con l’idea di creare una specie di osservatorio».

Ma l’innovazione ha dei rischi?

«Sì, uno di questi può essere l’eccessiva semplificazione».

Cosa succede quando un’azienda o un’istituzione inciampa in una fake news?

«Bisognerebbe arrivare ad avere una regolamentazione e forse anche una partnership con i veicolatori di queste fake news, quindi con i grandi social network e le grandi aziende di comunicazione. Nell’immediato si può rispondere alla fake news dicendo la verità e giocandosi la faccia».

Quindi, quanto conta nel mondo della comunicazione la reputazione?

«Molto. Per essere immuni dal ciclone fake news si può lavorare d’anticipo e quindi crearsi una reputazione cristallina che poi difficilmente verrà sporcata. Questo agevola sicuramente anche gli obiettivi economici di un’azienda».

(Foto Twitter)

 

 

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