Sky Italia si è aggiudicata l’asta per i diritti televisivi della Champions League e dell’Europa League per il triennio 2018-2021 messa a bando dalla Uefa. La massima competizione calcistica europea tornerà quindi sulla piattaforma satellitare di Murdoch (che già ha i diritti per l’altro torneo continentale), quando l’Italia avrà quattro squadre direttamente qualificate alla fase a gironi, mentre la prossima edizione della Champions sarà ancora trasmessa da Mediaset Premium.
La pay tv guidata da Andrea Zappia, (nella foto), avrebbe messo sul piatto una somma complessiva di 265 milioni a stagione per Champions League (240 milioni) contro i 227 milioni offerta nel 2014 da Mediaset Premium ed Europa League (25 milioni). In totale quindi si tratta di un investimento che sfiora gli 800 milioni (795 milioni per l’esattezza). Una cifra rilevante che in caso potrebbe essere parzialmente compensato dalla sublicenza a Rai di un match da trasmettere in chiaro (valore 40-50 milioni a stagione). La pay tv guidata da Andrea Zappia avrà l’esclusiva totale (pay, free e web) delle due competizioni e potrebbe valorizzare il canale Tv8 e SkyGo.
“Siamo molto felici di questo risultato. Il nuovo format sviluppato dalla Uefa ci consentirà di portare ai nostri abbonati un prodotto rivoluzionario per il calcio europeo in Italia. Per la prima volta la Uefa Champions League e la Uefa Europa League saranno insieme in un’esclusiva offerta integrata, che permetterà agli appassionati di seguire fino a 7 squadre italiane, mai così tante prima d’ora, impegnate nelle sfide con i migliori club europei. Due tornei con oltre 340 partite entusiasmanti, nei migliori stadi continentali, con i più grandi calciatori del pianeta”, ha commentato Zappia, per il quale “quest’offerta senza precedenti rafforza la posizione di Sky come leader della programmazione sportiva in Italia ed è anche un altro passo importante di sostegno al calcio italiano, un impegno che continuerà a vederci protagonisti anche nel futuro bando sui diritti della Serie A”.
Mediaset, dal canto suo, accetta la sconfitta ma continua a puntare sul calcio (la Champions 2017-2018 sarà ancora su Premium) ma fa sapere di aver presentato “un’offerta importante ma razionale”. Una proposta che “è stata più elevata” rispetto a quella formulata per il triennio 2015-18 “in ragione della partecipazione al torneo di quattro squadre italiane”, ma “coerente con le linee guida e gli obiettivi economico-finanziari Mediaset “. Il Biscione sottolinea come “altri operatori (ovvero Sky, ndr) hanno invece attribuito alla competizione europea un valore molto piu’ elevato a cui evidentemente e’ stato aggiunto un maxi-premio extra con l’obiettivo di ottenere una posizione di dominio sul mercato della pay tv”. La partecipazione all’asta Champions del network della famiglia Berlusconi “dimostra che il gruppo non ha volontà di far saltare le aste del calcio”. Per questo per il bando relativo alle imamgini della Serie A, il gruppo “si muoverà per garantire ai tifosi la migliore offerta televisiva”.
L’acquisizione delle immagini in esclusiva della Champions per il mercato italiano arriva a poche ore di distanza dall’aggiudicazione del bando in Germania e Austria: anche in questo caso i diritti sono andati a Sky Deutschland che poi li ha sub-licenziati per il web e gli over-the-top all’operatore Dazn (gruppo Perform). In Francia, invece, nelle scorse settimane, se li è aggiudicati per un cifra complessiva di 1,05 miliardi di euro l’operatore telefonico Sfr. Il primo è più robusto bando era stato aggiudicato nel Regno Unito: in questo caso Sky aveva perso, superata dalla maxi offerta di British Telecom di 1,18 miliardi di sterline per il periodo 2018-2021 e compresa anche l’Europa League.
A questo punto, dei cinque principali mercati europei manca solo la Spagna dove potrebbero partecipare Tv3, beIn Sports e Atresmedia. Senza trascurare eventualmente Mediaset Espana, il numero 1 per ascolti e per raccolta pubblicitaria del mercato iberico.
Tornando all’Italia adesso il vero nodo resta quello dell’assegnazione dei diritti televisivi della Serie A che però a questo punto, dopo che il primo tentativo d’asta, andato in scena sabato 10 giugno, è saltato, toccherè attendere il prossimo round, previsto per settembre.
(Articolo pubblicato su Mf/Milano finanza, quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi)