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Cosa sta facendo Papa Francesco per il Venezuela

Sembra essere finito il silenzio di Papa Francesco sulla crisi del Venezuela. Il Santo Padre ha ricevuto stamattina in udienza privata il nunzio apostolico del Paese sudamericano, monsignor Aldo Giordano, per discutere con lui sulla grave situazione che stanno attraversando i venezuelani.

MURO CONTRO MURO

Giordano aveva confermato la disponibilità di Papa Francesco a contribuire alla ricerca di una via d’uscita all’attuale improduttivo muro contro muro tra il presidente venezuelano Nicolás Maduro e l’opposizione. Secondo il nunzio apostolico in Venezuela, Jorge Bergoglio vuole incontrare le parti per incoraggiare la ripresa del dialogo dopo il tentativo fatto nel 2016 e naufragato a dicembre: “Il Papa ha espresso la sua disponibilità, se (le parti) riterranno utile l’incontro”, ha detto Giordano.

L’INCONTRO CON I VESCOVI VENEZUELANI

Lo scorso 8 giugno, il Santo Padre ha ricevuto in Vaticano sei vescovi venezuelani. Durante l’incontro, i membri della Conferenza Episcopale del Venezuela hanno consegnato un rapporto dettagliato sugli 87 morti degli ultimi mesi nelle manifestazioni represse dalle forze dell’ordine. Inoltre, hanno spiegato a Papa Francesco la crisi umanitaria del Paese. All’incontro c’erano l’arcivescovo di Cumana, Diego Rafael Padrón Sánchez; il vicepresidente e arcivescovo di Barinas, Luis Azuaje Ayala; i vescovi di San Cristóbal, Mario del Valle Moronta Rodríguez, e di San Felipe, Víctor Hugo Basabe; il cardinale e arcivescovo di Caracas, Jorge Urosa Savino, e il cardinale arcivescovo di Mérida, Baltasar Porras Cardoso.

COSA SUCCEDE IN VENEZUELA

Secondo il settimanale The Economist, i religiosi hanno detto a Papa Francesco che la lotta interna in Venezuela non è uno scontro tra “destra e sinistra, ma una lotta tra un governo che è diventato un regime dittatoriale e un popolo che vuole libertà e cerca disperatamente pane, medicine, sicurezza, lavoro ed elezioni libere”. L’incontro è avvenuto mentre l’opinione pubblica in Venezuela critica fortemente Jorge Bergoglio perché non condanna con fermezza gli abusi e la violazione dei diritti umani da parte del regime di Nicolás Maduro. La polemica era arrivata al punto più alto quando Papa Francesco dichiarò durante il volo di rientro dal Cairo che l’opposizione venezuelana è molto divisa.

LA VOCE DI ALDO GIORDANO

I vescovi hanno detto a Papa Francesco che il progetto di convocare un’Assemblea Nazionale Costituente è “un piano non necessario, inspiegabile e pericoloso”, che cerca di “imporre una dittatura militare attraverso mezzi in apparenza costituzionali”. Secondo The Economist, nel 2016 monsignor Giordano è stato molto indulgente con il regime di Maduro “e il Papa sembra che lo ascolti molto. […] La visita del vertice episcopale venezuelano in Vaticano è stata una forma molto diplomatica di chiedere se la Santa Sede è con loro”.

PAROLIN E I RAPPRESENTANTI DELL’OPPOSIZIONE

Nel 2016 il Vaticano ha cercato di mediare tra il chavismo e l’opposizione. Ma il regime di Maduro non ha voluto cedere nei negoziati. All’epoca, il segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, era stato molto critico nei confronti del governo di Maduro e aveva inviato una lettera chiedendo la liberazione dei prigionieri politici, il rispetto alla Costituzione e nuove elezioni. Due settimane fa, Parolin ha ricevuto due esponenti dell’opposizione, il presidente dell’Assemblea Nazionale, Julio Borges, e il deputato Stalin González.

LA LETTERA DEGLI EX PRESIDENTI

Il 1° maggio un gruppo di ex presidenti consegnò una lettera a Papa Francesco nella quale manifestano preoccupazione per la crisi del Venezuela. Il 13 giugno, Pietro Parolin rispose dicendo che “la Santa Sede continua a credere che una negoziazione seria e sincera, basata su condizioni chiare, a cominciare dalle elezioni costituzionalmente previste, potrebbe risolvere la grave situazione del Venezuela”.

L’ex presidente del Costa Rica, Laura Chinchilla, ha condiviso la lettera su Twitter:

LA POSIZIONE DI NICOLAS MADURO

Anche il presidente Maduro ha chiesto la mediazione del pontefice. Da quanto si legge sul sito dell’agenzia venezuelana di notizie, il presidente pensa che nella sua condizione di Vicario di Cristo, la partecipazione attiva e di orientamento del papa potrebbe aprire “una nuova fase del dialogo nazionale. Basta violenza: è necessario dare un’opportunità alla pace senza trappole”. In una lettera consegnata da Giordano a Papa Francesco, Maduro insiste che “ci sono azioni vandaliche da parte delle forze delle tenebre che desiderano un intervento militare americano in Venezuela”. Intanto, i venezuelani continuano a manifestare per le strade, nonostante l’aumento della repressione da parte delle forze militari.

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