Che cosa succederà agli azionisti di Popolare di Vicenza e Veneto Banca dopo la liquidazione decisa dal governo e l’acquisto delle parti buone delle due banche venete da parte di Intesa Sanpaolo al costo di un euro? E cosa succederà a correntisti e obbligazionisti? Ecco le prime risposte dopo la decisione del consiglio dei ministri e l’operazione decisa dal gruppo creditizio capitanato da Carlo Messina.
ADDIO BAIL-IN
Non avendo attivato la procedura con le regole europee, non perderanno un euro sia i correntisti con depositi sopra i 100mila euro sia gli obbligazionisti senior. I primi, di fatto, diventano correntisti di Intesa Sanpaolo, mentre i secondi verranno rimborsati per il 100 per cento alla scadenza.
GLI EFFETTI PER I BONDISTI
Anche i risparmiatori che hanno sottoscritto obbligazioni subordinate (junior) verranno rimborsate del loro valore dal Fondo interbancario di tutela dei depositanti e da un contributo di Banca Intesa. Nessuna conseguenza anche per chi ha sottoscritto un mutuo o un prestito: d’ora in poi la loro controparte diventerà Intesa. Così come non ci sono conseguenze per chi ha sottoscritto un fondo di investimento o titoli di stato attraverso Popolare Vicenza o Veneto Banca: non ci sarebbero stati comunque, perché la proprietà è del risparmiatore.
AZIONISTI KAPUTT
A perdere il loro investimento sono ovviamente gli azionisti, per Veneto Banca sono 88mila e quelli di Popolare Vicenza 111mila, anche coloro che sono stati “indotti” ad acquistare azioni delle due banche magari in connessione con la sottoscrizione di un mutuo o di un prestito.
I NUMERI
Dallo Stato arrivano 5,2 miliardi subito per salvare gli istituti e garantire l’apertura degli sportelli. Scongiurato, dunque, il caos che si sarebbe creato, come ha detto il presidente del consiglio, Paolo Gentiloni, con un “fallimento disordinato”. Il provvedimento, approvato in una riunione lampo del consiglio dei ministri, crea la cornice normativa per la ‘liquidazione ordinata’ (liquidazione coatta amministrativa) di Veneto Banca e Popolare Vicenza, con il conseguente passaggio della parte sana delle due venete a Intesa Sanpaolo.
COSA DICE INTESA
“L’intervento di Intesa Sanpaolo permette di evitare i gravi riflessi sociali che sarebbero altrimenti derivati dalla procedura di liquidazione coatta amministrativa delle due banche, salvaguardando l’occupazione, i risparmi di 2 milioni di famiglie e l’attività di circa 200 mila imprese finanziate”, si legge in un comunicato di Intesa SanPaolo dopo la firma del contratto di acquisto, al prezzo simbolico di un euro, di “certe attività e passività e certi rapporti giuridici” di Popolare Vicenza e Veneto banca.
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