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Alberto Unia, chi è il nuovo assessore di Chiara Appendino esperto di rom

alberto unia

Fuori un assessore tecnico, Stefania Giannuzzi, dentro uno politico, Alberto Unia. Nella Torino grillina lo scossone politico è arrivato sabato, a ridosso del primo compleanno della giunta di Chiara Appendino. Così ha deciso la sindaca nel suo primo rimpasto.

IL RIMPASTO E PIAZZA SAN CARLO

Difficile non pensare che l’avvicendamento sia conseguenza degli incidenti in piazza San Carlo della scorsa settimana, che hanno messo pesantemente sotto accusa l’amministrazione.

La sindaca, però, in un’intervista a La Stampa ha smentito categoricamente che la promozione di Unia abbia a che fare con i fatti del 3 giugno, 1527 feriti fra la folla che assisteva alla proiezione della finale di Champions League. Un fatto per cui Appendino ha chiesto scusa, seppure dopo una settimana.

Tornando al rimpasto, la sindaca ha chiarito che “Piazza San Carlo non c’entra assolutamente. Quando ho iniziato questa avventura amministrativa mi avevate chiamato la “super sindaca” per le mie molte deleghe. Conoscevo di più l’amministrazione e le dinamiche di palazzo di molti altri in giunta, ma già allora avevo in mente di permettere agli assessori di crescere per poi lasciare loro qualche delega”.

Insomma, tutto era stato deciso da prima, a partire dalla nomina di soli assessori tecnici per la prima fase del mandato. Certo, la tempistica è più che sospetta e le giustificazioni della sindaca non suonano troppo convincenti.

LE TENSIONI IN MAGGIORANZA

Peraltro i fatti di piazza San Carlo hanno mostrato tensioni interne che sin qui a Torino non erano trapelate. Chiara Appendino, nel suo primo mandato, ha goduto di un ampio spazio di manovra riuscendo sempre a mantenere le distanze dagli ingombranti vertici romani del Movimento 5 Stelle. L’ha fatto anche grazie a al suo capo di gabinetto Paolo Giordana, personaggio assai ascoltato e influente a Palazzo Civico, soprannominato “il Rasputin sabaudo”. Giordana, un passato trascorso al fianco di varie amministrazioni, sotto diversi partiti e colori politici, non è un attivista grillino, anzi. È stato considerato “un corpo esterno” al Movimento e negli ambienti vicini al Municipio si è percepito qualche malumore rispetto al suo ruolo. Giordana sarebbe stato tanto ingombrante da scavalcare gli assessori e indispettire i consiglieri, anche se queste accuse lui le ha recentemente rigettate in un’intervista alla Stampa “Sono solo un passacarte” ha detto.

Comunque i malumori finora non erano emersi perché a Torino, per un anno, tutto o quasi era filato liscio. Ma poi è venuta piazza San Carlo e Appendino ha dovuto fare i conti con il pezzo politico del Movimento.

“I consiglieri sono cresciuti e ho deciso che fosse importante anche per me avere qualcuno con cui condividere il peso politico – ha dichiarato alla Stampa – Finora, avendo una giunta tecnica, ero l’unica a cui spettava anche questa parte. Per questo ho scelto Alberto Unia”.

Beninteso, Giordana non è stato rimosso né lo sarà a breve, anche se il suo ruolo verrà probabilmente ridimensionato dalla giunta, grillina ormai non solo di nome ma ormai anche di fatto.

CHI È ALBERTO UNIA

Alberto Unia, è stato uno dei volti politici del M5S torinese in questo primo anno di governo, in cui ha svolto la funzione di capogruppo in Consiglio comunale. Cinquant’anni, storico attivista del Movimento 5 Stelle, è stato eletto con 207 preferenze (il meno votato degli eletti). È direttore marketing di una società di consulenza nel settore alimentare. Fondatore del giornale online Gazzettatorino.it, è attivo da anni sulla problematica dei campi rom. Si è battuto in particolare contro i fumi sprigionati dai roghi messi in atto dai nomadi, una delle piaghe della città, soprattutto per chi vive nella zona di via Germagnano.

Appendino gli ha affidato le deleghe ai rapporti con il consiglio e all’ambiente. Quest’ultimo è l’incarico che era stato di Stefania Giannuzzi. Giannuzzi però aveva competenze tecniche che Unia non ha. L’ex assessore ha lasciato senza polemica, e la sindaca ha specificato che per lei è pronto un incarico tecnico (anche se resta da capire quale).

Chi di competenze in materia di ambiente invece ne aveva era il consigliere Federico Mensio, anche lui uno dei protagonisti del toto-assessore. Anche per questo, la mossa della sindaca potrebbe aver scontentato qualcuno della sua squadra, ma è stato lo stesso Alberto Unia a zittire le voci ribadendo la compattezza dei grillini: “Chi tenta di dividere giunta e consiglieri perde tempo”.

Secondo l’opposizione, il siluramento di Giannuzzi è stato una mossa politica. “Non si possono aspettare 1500 feriti per un rimpasto” ha attaccato Alberto Morano (Lega Nord). E comunque secondo il capogruppo Pd Stefano Lo Russo, resta il problema, ovvero “la relazione di assoluta patologia” fra la sindaca e il suo capo di gabinetto.


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