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A casa loro. Quando Matteo non è Salvini, ma Renzi

E così il Segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi, deve avere avuto un attimo di smarrimento. Una crisi d’identità, perchè ad ascoltare le sue parole, leggere quel che ha scritto di recente sulla migrazione, sembra di ascoltare e leggere un altro Matteo, il leader della Lega Nord.

Con il grido “aiutiamoli a casa loro” la Lega ha fatto propaganda per anni sulla pelle delle persone. Abbiamo sempre criticato, preso le distanze, da questo modo semplicistico, populista e antisolidale. Eppure, oggi, questo mantra entra anche nel vocabolario politico del più grande partito di centro sinistra.

Imbarazzante. Pur di raccattare qualche voto qua e là, consapevoli della poderosa scoppola presa alle amministrative, Matteo Renzi è disposto a cedere in tutto e per tutto al più becero dei populismi.

A casa loro, Matteo, che vuol dire? Hai presente cosa c’è a “casa loro”? Hai presente il perché di questi poderosi flussi migratori? Per la guerra, la carestia, le violenze e i massacri. Questo c’è a casa loro.

Sulla falsità dell’uso della parola “invasione” torneremo, quando analizzeremo i dati e faremo una comparazione internazionale per vedere chi ha accoglie quanti di loro e dove.



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