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Dov’è l’alta Moda? Cronaca e foto su AltaRoma di luglio 2017

Alta moda AltaRoma

Al termine della settimana di AltaRoma ci poniamo un pò di quesiti…

Dov’è l’alta Moda?
La storia ci insegna che, a parte la Sala Bianca a Firenze con la creazione delle prime sfilate di moda ad opera del Marchese Giorgini nel 1952, l’alta moda nasce a Roma negli anni ’50 con gli atelier di Sorelle Fontana, Gattinoni e tutti gli altri a seguire.

Corriamo veloci ed arriviamo al nuovo millennio che vede la costituzione dell’Agenzia della Moda e della conseguente manifestazione AltaRoma.

Arriviamo ad oggi. L’attuale edizione estiva di luglio 2017 ha assistito a poca haute couture e tanti (a mio avviso troppi) “giovani stilisti”.

Perché? Dov’è l’alta Moda?
Come sappiamo la Raffaella Curiel, costante presenza della manifestazione, da quando ha venduto la sua azienda si è allontanata. Il Maestro Sarli, scomparso oramai diversi anni fa, e venduto il marchio anch’egli…. (a proposito, che fine hanno fatto tutti i buoni propositi del nuovo marchio Sarli Couture?), non si vede più. Ed infine Gattinoni che partecipa a fasi alterne addirittura sfilando in una università straniera per fare un bello spottone pubblicitario ai master, lasciano il palcoscenico delle sfilate di AltaRoma solo al veterano Balestra.

E dato che chi sfila a Parigi raramente, ma succede, torna a calcare le passerelle capitoline ecco che Antonio Grimaldi al ritorno dalle sfilate nella bella lumiere apre il suo atelier in un evento molto esclusivo, mentre il “Marras padre” oramai couturier di adozione francese fa sfilare a Roma solo suo figlio…..
Poi c’è la sfilata di Sabrina Persechino e quella di Giardina (quest’ultimo assente da diverse edizioni). Poi l’evento di Molaro, maestro della Art Couture, che organizza una performance d’effetto nel suo atelier.

E gli stranieri?

Ci siamo divertiti alla sfilata del designer turco Erkan Coruh ed ancor più a quella della stilista coreana Soocha, fino a rimanere abbagliati come sempre dallo sfarzo glamour di Rani Zakhem ma non possiamo che ammettere che sia stata un’edizione molto sotto tono, dal calendario scarno di novità.

Abbiamo seguito le sfilate dei tre stilisti dell’haute couture Renato Balestra, Sabrina Persechino e Rani Zakhem, insieme agli eventi dei grandi couturier Grimaldi, Molaro e Giardina che hanno sicuramente impreziosito il calendario della manifestazione AltaRoma.

Certo abbiamo apprezzato anche la conferenza “Roman’s Romance” che ha visto protagonista Giambattista Valli, altro couturier italiano (romano per altro!) di adozione francese, ma ci siamo chiesti se non poteva dare un contributo maggiore la sua partecipazione. Giambattista Valli non poteva esporre, organizzare un evento o comunque partecipare più attivamente alla manifestazione?
È Altaroma che è costretta a spostare i riflettori troppo spesso verso i giovani stilisti anziché verso le grandi maison dell’alta moda? O è strategia?

Perché qualora fosse la seconda ipotesi decisamente ci sfugge l’obiettivo….

Tutta l’attenzione è sempre rivolta al Contest Who is on next. Va benissimo ma non dobbiamo dimenticare che attraverso la testimonianza dei grandi emerge sempre la tradizione manifatturiera e sartoriale, degna di ogni red carpet e palcoscenico internazionale. Gli stilisti emergenti, seppur bravi, appaiono invece sempre e solo focalizzati sull’innovazione e design, (prerogative del pret a porter) forse a digiuno di quell’indispensabile know how dell’eccellenza sartoriale e del dettaglio che la grande storia dell’haute couture c’insegna. Il percorso della storia della Moda, che ci ha reso grandi nel mondo, è stato omaggiato in una bella mostra…… ma non basta! Vogliamo i protagonisti della haute couture internazionale sulle passerelle capitoline!

Ma la Presidente di Altaroma Silvia Venturini Fendi sostiene che: “In questo scenario Altaroma, fedele al proprio spirito di innovazione, mira a creare a Roma una nuova piattaforma dedicata alla creatività – unica nel suo genere – che racconti l’incredibile capacità della moda di reinventare e modificare la realtà. Ogni designer attraverso le sue creazioni ci racconta la sua storia, ed è questo che Altaroma vuole esaltare, puntando sulla componente narrativa e fiabesca”.

Sì ok sono d’accordo ma, “ci racconta la sua storia”, va bene ma per fare questo la storia la dobbiamo avere davanti ai nostri occhi! Dobbiamo vivere la storia contemporanea della moda non vederla solo nelle teche. La moda contemporanea è quella che gira il mondo e cattura tutti i riflettori dei red carpet internazionali!

E anche qui comprendiamo il disappunto della Presidente Fendi quando dichiara: “Nonostante i ridotti mezzi a disposizione e le difficoltà ed incertezze che hanno impattato pesantemente sulla gestione della Società nell’anno in corso, siamo riusciti a realizzare entrambe le manifestazioni, di Gennaio e di Luglio, garantendo continuità alla missione di Altaroma a favore dei nuovi talenti della moda”.
Apprezziamo tutto l’impegno ma, come ci siamo stupiti l’anno scorso che la sfilata Fendi (sulla fontana di Trevi) fosse realizzata il giorno prima dell’inizio di Altaroma senza rientrare in calendario nonostante la presidente della manifestazione da diversi anni è la signora Silvia Venturini Fendi…. sia come è stato difficile comprendere come non sia riuscita a far rimanere un solo testimone una notte in più per asssister alla manifestazione capitolina….
Così continuiamo a stupirci che non riesca a coinvolgere neanche per un giorno il suo collega Karl Lagerfeld, con il quale divide oneri e impegni da decenni per la stessa casa madre (quella che apparteneva alla sua famiglia e porta il suo cognome).

Così non abbiamo più visto Jean Paul Gaultier o altri risonanti nomi dell’haute couture internazionale.

La Presidente di Altaroma aggiunge: “Circa 150 studenti hanno potuto mostrare le proprie creazioni nei final work in calendario e altrettanti ragazzi provenienti da università e scuole di moda hanno avuto la possibilità di collaborare alla realizzazione dei progetti e degli eventi della manifestazione”. Ma come possono aver goduto dei riflettori mediatici se tutte le scuole più rappresentative sono state accorpate in un unica giornata, per precisione l’ultima e di domenica?

Chi di voi conosce un giornalista di grandi testate che desidera rimanere in una torrida domenica di luglio ad assistere dalle 10 alle 21 a solo sfilate di Accademie?

Questa ci è sembrata decisamente una decisione azzardata!
Io l’ho fatto, perché volevo vedere e rivedere le splendide realtà dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone o di quella di Napoli, unite a qualche blasonata scuola di moda romana per capire cosa avevano da proporre. E non me ne sono pentita! Decisamente meritavano per creatività ed organizzazione, per professionalità ed impegno profuso (da parte sia degli studenti che dei docenti). Insomma le sfilate delle scuole di Moda meritavano di più!

Chiudo con la dichiarazione che mi auguro vada ben oltre il buon auspicio: –“Sono certa” – prosegue la Presidente Fendi – “che riusciremo a consolidare e irrobustire questo percorso evolutivo di Altaroma, verso il ruolo e gli obiettivi assegnati poco più di un anno fa dal Ministero dello Sviluppo Economico alla Città di Roma e ribaditi dal Ministro Calenda. Obiettivi che per essere raggiunti necessitano di solide certezze, che ad Altaroma sono venute a mancare, su impegni strategici ed economici da parte dei Soci che abbiano prospettive di durata e di consistenza sufficienti a supportare progetti di ancor più ampio respiro per una città con potenzialità enormi”.

Per quanto riguarda le istituzioni non ci siamo stupiti dell’assenza dell’amministrazione capitolina che ha mostrato sempre il suo disinteresse fatta eccezione per una rapida comparsa del Sindaco Raggi alla sfilata di Balestra nell’edizione scorsa…

Come operatore del settore gennaio lo vedo già alle porte e quindi non posso che augurarmi che questa sia un estate di buoni propositi e buoni progetti, di impegno ed orgoglio italiano.

Torniamo all’alta moda e allontaniamo un po’ questa ricerca spasmodica di nuovo.

Che c’è di nuovo?

Chi è il prossimo?

Dov’è l’alta moda?
Non rispondiamo semplicemente con il contest “Who is on next” ma dedichiamoci al Who’s back!

L’alta moda deve tornare a Roma, e con lei i grandi protagonisti dell’haute couture internazionale!

Photo Copyright Marco Serri 2017


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