Nessun privilegio per i dipendenti di Donald Trump. Ai quali, anzi, in alcuni casi viene applicato un trattamento al ribasso. La Casa Bianca ha rivelato gli stipendi di chi lavora con il presidente Usa: dai documenti emerge come la proporzione dei compensi tra donna e uomo sia di 0,80 centesimi di dollaro (la differenza di salario di genere più ampia rispetto alla media nazionale secondo il Dipartimento del Lavoro) e, altresì, come ai dipendenti di religione ebraica siano riservati alcuni degli stipendi più bassi.
DISPARITÀ DI GENERE
Secondo la Cnn, la media degli uomini che lavorano alla Casa Bianca guadagna 104.000 dollari l’anno, mentre le donne poco più di 83.000. La disparità ha origine nella natura degli incarichi: le donne occupano ruoli di minore importanza rispetto agli uomini. Quanto al numero di impiegati, il personale si divide quasi a metà: il 47 per cento degli 359 dipendenti sono donne, mentre il 53 per cento sono uomini.
CONSIGLIERI VOLONTARI
Secondo un’analisi pubblicata dal sito Foward, tre dipendenti di religione ebraica di Trump non sono affatto pagati. Due di loro fanno parte della sua famiglia però: Ivanka Trump e Jared Kushner. Il terzo è Reed Cordish, figlio di un impero immobiliare di Baltimora, ora assistente del presidente con il compito di occuparsi delle iniziative intergovernative e tecnologiche. Cordish è anche sposato con un amico di Ivanka.
Invece Gary Cohn, direttore del National Economic Council, guadagna circa 30.000 dollari l’anno per il suo lavoro alla Casa Bianca. Lui è stato presidente e capo delle operazioni di Goldman Sachs. L’unico consigliere ebreo di Trump che alza la media è Jason Greenblatt: 180.000 dollari.
I CONSIGLIERI DI TRUMP
Nonostante Trump abbia legami stretti con alcuni personaggi noti per per la loro vicinanza al movimento alt-right (Stephen Bannon e David Duke, per esempio), nel suo entourage compaiono da sempre consiglieri di religione ebraica. Ha lavorato per circa 19 anni con Trump l’avvocato Jason Greenblatt, ebreo ortodosso laureato all’Università Yeshiva. E lo stesso vale per David Friedman – esperto di diritto fallimentare e socio dello studio legale Kasowitz a New York – che ricopre il ruolo di consigliere per il presidente Trump per il Medio Oriente. Boris Epshteyn, stratega politico repubblicano, banchiere e avvocato di finanze, è un altro dei suoi fedelissimi. Completano il quadro Stephen Miller, Steven Mnuchin, Lewis Eisenberg e Michael Glassner ai quali Trump si è affidato fin da prima del suo insediamento.