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La guerra tra Uniqlo e Zara a Milano

La disputa tra Uniqlo e Zara si è spostata recentemente in Italia. La catena di abbigliamento giapponese, che ha in programma lo sbarco sul mercato italiano per il 2019, ha offerto 120 milioni di dollari per un locale in Corso Vittorio Emanuele a Milano. La struttura è di 3mila metri quadri e i lavori di ristrutturazione potrebbero durare circa cinque mesi, secondo il sito Pambianconews. A gestire i rapporti è il gruppo immobiliare Hines.

Ma per Uniqlo non sarà tutto semplice. Inditex, uno dei più grandi colossi della moda nel mondo, non intende mollare il territorio e ha rilanciato il prezzo per comprare il negozio, nonostante abbia altri due locali nella stessa via.

IL PIANO DI SVILUPPO IN EUROPA

L’acquisto del locale conteso tra il giapponese Tadashi Yanai (proprietario di Uniqlo) e lo spagnolo Amancio Ortega (proprietario di Zara) fa parte del piano per aumentare gli investimenti in Europa del gruppo nipponico. Fast Retailing, l’azienda che gestisce il marchio Uniqlo, prevede l’apertura in Italia di 30 negozi in cinque anni. Dopo Milano sono in agenda altre aperture in Milano, Roma e Firenze.

I NUMERI DI FAST RETAILING

Fast Retailing è il gruppo proprietario di Uniqlo, Comptoir des Cotonniers, Theory e GU. Nel primo semestre del 2017 ha chiuso il bilancio con un profitto di 128.573 milioni di yen (circa 990,9 milioni di euro) e un fatturato di 1.434.616 milioni di yen (11 miliardi di euro). La crescita è di circa il 3 per cento.

Il nocciolo del business di Fast Retailing è in Giappone, ma il gruppo ha aumentato il fatturato all’estero di circa 5,4 per cento, grazie al successo nel sud-est asiatico, Cina e Corea del Sud. Uniqlo conta con 1071 negozi fuori dal Giappone e si prepara per un rilancio speciale in Europa.

I NUMERI DI INDITEX

Fast Retailing è uno dei gruppi più grandi di fast fashion, ma in termini di profitto economico è superato da H&M, Gap e Inditex. Alla fine del 2016, Inditex ha superato i 10,47 milioni di euro nel secondo semestre, per una crescita dell’11 per cento con +8 per cento di utili. Da quanto si legge su Milano Finanza Fashion, sul fronte dell’ebitda, Inditex è cresciuta del 7% a 2,11 miliardi e l’ebit dell’8% a 1,61 miliardi. Il gruppo è proprietario di Zara, Zara Home, Pull&Bear, Massimo Dutti, Bershka, Stradivarius, Oysho e Uterqüe e ha un progetto di espansione in 11 Paesi, tra cui ci sono Bulgaria, Croazia, Slovacchia, Slovenia, Estonia, Finlandia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Repubblica Ceca. Inditex ha 7.096 negozi in tutto il mondo.

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