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Perché il caso vitalizi sarà un boomerang per Matteo Renzi

Renzi

Cronache purtroppo non smentite hanno riferito di entusiastici commenti di Matteo Renzi al successo conseguito alla Camera da un altro Matteo, l’amico e compagno di partito Richetti, nell’offensiva contro i circa 2600 ex parlamentari che percepiscono vitalizi destinati, se la legge andrà in porto anche al Senato, ad essere tagliati di circa il 40 per cento, forse anche di più.

Così quel “mascalzone” di Massimo D’Alema, appunto ex parlamentare, sarà rottamato, al netto dei guadagni come produttore di vino, anche come pensionato perdendo circa 2000 dei suoi 5.223 euro mensili di vitalizio.

Quell’altro mascalzone di Ciriaco De Mita, che alla sua età – poi – osò sfidare Renzi in televisione sulla riforma costituzioale, poi bocciata nel referendum, al netto della pensione che penso abbia maturato anche come dipendente dell’Eni, rimetterà più di 2000 dei 5.862 euro del suo vitalizio.

Ai pensionati comuni, circa venti milioni, resta solo la paura di subire analoghi tagli se la legge contro i vitalizi disonorevoli ne produrrà un’altra analoga per tutti gli altri, come ha promesso nell’aula di Montecitorio il vice presidente grillino Luigi Di Maio invitandoli a rassegnarsi sin d’ora perché anche i loro sono “privilegi”. In particolare, privilegi rispetto ai sussidi come reddito di cittadinanza che il movimento grillino ha promesso a tutti i cittadini di una Repubblica destinata ad una decrescita…felice.

Gli unici che forse riusciranno a salvare le loro pensioni, con apposita legge firmata personalmente da Grillo su delega del capo dello Stato di turno, saranno i magistrati per i meriti guadagnatisi nello smantellamento della Repubblica parlamentare voluta dai costituenti per fare posto alla Repubblica giudiziaria infelicemente in corso.

Renzi continui pure a festeggiare il grande successo descrittogli dall’amico Matteo, come lui, peraltro capo della Comunicazione del Pd. Su questa strada i venti milioni e rotti di pensionati comuni gli daranno una bastonata elettorale così forte che il prossimo anno, dopo che si saranno rinnovate le Camere, egli potrà firmare un altro bel contratto con la Feltrinelli per scrivere il seguito del suo libro Avanti in vendita in tutta Italia. Il prossimo libro si chiamerà probabilmente Indietro.


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