Per l’ennesima volta, Federica Mogherini si presenta in Iran col velo obbligatorio alla corte del presidente Rouhani. Ci prova gusto, evidentemente, poiché niente e nessuno obbligava il capo della diplomazia europea ad essere presente alla cerimonia di insediamento del presidente.
È quanto meno bizzarro, per non dire altro, che una leader politica del Vecchio continente si sottometta spontaneamente al diktat della Repubblica islamica che impone per legge alle sue cittadine e anche alle non cittadine di indossare quel drappo. Mogherini dovrebbe sapere che le donne iraniane subiscono controvoglia questa imposizione. Che chi contravviene subisce vessazioni, multe e persino il carcere. Che la gogna del velo obbligatorio è stata ripetutamente denunciata da numerose e coraggiose attiviste iraniane, che sfidano il regime e il suo oscurantismo maschilista.
Con quale sfacciataggine si pensa di rappresentare l’Europa, un continente che per principi e valori è l’esatta antitesi del regime islamista che impone per legge un dress-code sulla base della propria medievale interpretazione della religione? L’Europa è la patria dei diritti umani e delle libertà, emersi da secoli di aspre battaglie civili.
Noi cittadini liberi dell’Europa stiamo dalla parte delle donne iraniane oppresse, tu sfili sorridente coi loro oppressori.