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Che cosa pensano (finalmente) i 5 Stelle del Venezuela di Maduro

La situazione in Venezuela sta precipitando e dalla comunità internazionale cominciano ad arrivare nuove voci. Da quando sono cominciate le proteste dell’opposizione, più di 100 persone sono morte negli scontri con le forze dell’ordine. In Italia, il presidente della Commissione esteri del Senato, Pier Ferdinando Casini, ha più volte espresso solidarietà al popolo venezuelano, chiedendo un pronunciamento da parte del governo italiano e l’Europa. Ieri nella discussione sulla crisi venezuelana al Senato, il Movimento 5 Stelle non si è presentato, nonostante alcuni dei suoi esponenti conoscono bene il caso. Il deputato Manlio Di Stefano e la senatrice Ornella Bertorotta hanno visto di prima mano la situazione del Paese sudamericano durante un viaggio a Caracas a marzo.

LA MANIPOLAZIONE DEL VOTO

Oggi però i grillini hanno preso posizione. Dopo la denuncia di manipolazione del voto da parte dell’impresa Smartmatic, responsabile del sistema elettronico utilizzato per i processi elettorali in Venezuela, i pentastellati hanno diffuso un comunicato stampa con il quale chiedono alle Nazioni Unite l’ispezione della regolarità del voto e l’eventuale violazione dei diritti umani.

LA VERIFICA DI REUTERS

“Ormai in Venezuela è in corso una guerra aperta – si legge nel comunicato -, sia sul terreno, sia sul piano delle notizie che giungono da Caracas. Decine di persone hanno perso la vita e altrettante sono rimaste ferite in un’escalation di tensione che ci preoccupa fortemente”. Il M5S spiega che in una verifica dell’agenzia Reuters durante il voto del 30 luglio di documenti del Consiglio nazionale elettorale, si è rivelato che alle 17:30 erano 3,7 milioni le persone che avevano espresso il loro voto per la Costituente. “Considerato che le urne si sono poi chiuse alle 19:00 (ora locale), la stessa agenzia – consultando alcuni esperti – evidenzia che è assai difficile che il numero dei votanti possa essere raddoppiato in meno di un’ora e mezza”, spiega il Movimento 5 Stelle.

UNA COMISSIONE D’INCHIESTA ONU

“Ebbene alla luce di tutto ciò, e vista l’impossibilità di verificare in modo indipendente le informazioni che giungono dal Venezuela, chiediamo che sia costituita quanto prima una commissione d’inchiesta Onu – continua il partito di Beppe Grillo -, con ispettori internazionali sul territorio venezuelano, che verifichi la regolarità del voto e che, al contempo, si occupi di appurare eventuali violazioni dei diritti umani accertandone le cause e i responsabili […] Ciononostante continuiamo a ritenere che soffiare sul fuoco del conflitto, da una parte o dall’altra, come molti stanno facendo in questi giorni, non possa in alcun modo rappresentare una via utile alla pace”.


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