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Cosa sono i Mossos d’Esquadra

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Nella tragedia degli attentati di Barcelona e Combrils, i Mossos d’Esquadra sono stati citati varie volte. L’approfondimento è però mancato, perché trascina con sé il tema dell’autonomia e dell’indipendenza catalana, problema spagnolo ma anche europeo, perché considerato trasferibile in altri contesti nazionali. La delicatezza politica è confermata anche dagli avvicendamenti sia del Consigliere per gli interni della Generalitat (la crisi di governo del 14 luglio ha visto la sostituzione di Jordi Jané con Joaquim Forn) sia del Capo dei Mossos, con Pere Soler che il 18 luglio è stato nominato al posto di Albert Batlle. I nuovi entrati sono considerati leali sostenitori del prossimo referendum sull’indipendenza, convocato dal presidente della Generalitat, Carles Puigdemont, per il prossimo 1° ottobre.

COSA SONO I MOSSOS

La Policia de la Generalitat, o Mossos d’Esquadra, è una delle strutture dell’autonomia politica catalana. Esiste dagli inizi del Settecento, ha avuto un ruolo significativo ai tempi della Repubblica e fino alla soppressione franchista del 1939, è nuovamente agli ordini della Generalitat con il ritorno alla democrazia nel 1980, ma solo dal 1° dicembre 1994 ha iniziato a sostituirsi alla Guardia Civil e al Corpo nazionale di polizia per le funzioni di polizia stradale, di ordine pubblico e per i controlli alla frontiera e l’immigrazione. Il processo di sostituzione è stato progressivo, inizialmente con le sole funzioni relative al traffico, poi ampliate alla sicurezza urbana e all’immigrazione, con il controllo di Barcellona nel 2005 e dell’insieme della Catalogna nel 2008.

Anche nelle immagini televisive e nelle cronache di questi giorni, è parsa una polizia muscolare e capace. Alcuni hanno rilevato la rapidità investigativa nel mettere in relazione l’attentato con l’esplosione di Alcanar, la capacità tecnica dell’agente che ha freddato quattro terroristi a Cambrils, l’intervento nella messa in sicurezza delle Ramblas, e anche la qualità della comunicazione pubblica, via twitter e altri strumenti.

I Mossos d’Esquadra, come la polizia basca, la Ertzaintza, sono una struttura di polizia in senso pieno. Nel 2016 contava 16.783 effettivi, con 15 commissari, 43 intendenti, 133 ispettori, 10 divisioni, 9 aree territoriali. Svolgono funzioni d investigazione, di intelligence, di polizia scientifica, hanno squadre di intervento rapide, dall’antisommossa (con polemiche su qualche eccesso) all’antiterrorismo.

L’ESTENSIONE DELLE FUNZIONI SUL PIANO INTERNAZIONALE

L’ultima estensione dei compiti dei Mossos è proprio sul piano internazionale, ed è di questi mesi. Sotto il profilo operativo, per esempio, il 5 giugno 2017, i Mossos d’Esquadra e la Guardia Civil spagnola hanno partecipato a un’operazione anti-camorra coordinata con le forze di polizia italiane e tedesche con 15 arresti avvenuti a Barcellona e dintorni e il sequestro di rilevanti quantitativi di cocaina e cannabis.

E’ un caso di cooperazione interna a conferma, anche tra polemiche, dell’integrazione nel sistema europeo di sicurezza. Tuttavia, sotto il profilo formale, dopo interrogazioni e annunci parlamentari, la decisione di piena cooperazione è stata presa solo dopo le due riunioni, in Catalogna e nei Paesi Baschi, dei rispettivi Comitati per la sicurezza, la Junta de Seguridad, organismo misto tra lo Stato e ciascuna comunità autonoma.

Il primo incontro si è tenuto il 15 giugno 2017 tra il ministro spagnolo degli interni, Juan Ignacio Zoido e la consigliera per la sicurezza basca, Estefanía Beltrán de Heredia, il secondo il 10 luglio 2017 con l’allora consigliere per gli interni catalano, Jordi Jané, che intendeva inoltre ampliare il corpo di polizia catalana con 500 nuovi effettivi. I Mossos d’Esquadra cooperano dunque ora anche formalmente a livello nazionale nel quadro del Centro de Inteligencia contra el Terrorismo y Crimen Organizado (CITCO), e a livello europeo, in seno al sistema di allerta rapida e di informazione (EUROPOL, SIENA, SIRENE).


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