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Amadeus, tutto sulla società spagnola del software-flop degli aeroporti

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In una società altamente tecnologica come la nostra, talvolta è sufficiente un piccolo “bug”, un errore, all’interno di un software per bloccare ogni cosa. È ciò che è successo negli aeroporti di mezzo mondo quando, nella mattina del 28 settembre 2017, il software che gestisce il check in ha smesso di funzionare. Da Tokyo a Washington DC, da Parigi a Londra, passando per Singapore, Zurigo, Melburne, solo per elencare gli scali principali, si sono verificate le stesse scene: lunghe code, passeggeri indispettiti e traffico aereo paralizzato.

Il software in questione è “Amadeus Altea”, della società Amadeus IT Group. Il suo sistema è usato da 125 compagnie aeree in tutto il mondo. Di queste, 18 del colosso Star Alliance di Francoforte, 10 dell’alleanza newyorkese Oneworld. La tecnologia Amadeus è inoltre alla base di più di 260 siti Web di compagnie aeree. Siccome anche ai migliori capita di sbagliare, come un virus, l’errore di sistema si è propagato di vettore in vettore: non è stato difficile data la sua incredibile diffusione e il risultato è stato un giovedì nero tanto per chi doveva partire quanto per la compagnia.

L’azienda stessa ha riferito, tramite uno scarno comunicato, che il baco ha riguardato la rete. Una sorta di shutdown imprevisto del provider che gestisce il sistema, hanno spiegato i responsabili dei maggiori aeroporti europei. I vari scali interessati hanno ripreso a funzionare a macchia di leopardo, nel frattempo gli addetti sono dovuti ricorrere alle vecchie procedure di imbarco che prevedono la compilazione manuale di documenti cartacei, con ulteriori rallentamenti.

Per una intera giornata, l’azienda Amadeus è finita sotto i riflettori dei media di tutto il mondo, attirandosi gli strali dei passeggeri irritati per ritardi sulle operazioni di imbarco che variavano da 15 a 45 minuti, a seconda dell’aeroporto. Nonostante sia poco nota, si tratta di una società leader nel settore, tant’è che, dal 2013 a oggi la società risulta annualmente in cima alle classifiche della Commissione europea “EU Industrial R&D Investment Scoreboard” che misurano gli investimenti delle aziende nel settore ricerca e sviluppo.

Ma cos’è e cosa fa esattamente Amadeus IT Group? Di origini iberiche e quotata dal 1999 alla borsa di Madrid, mette a disposizione dei propri clienti i propri database, si occupa del processo di ricerca, calcolo del prezzo, prenotazione e rilascio di biglietti, della gestione degli inventari e dei sistemi di controllo delle partenze. In cambio trattiene una percentuale su ogni biglietto venduto. Al momento, opera in 195 paesi e dà lavoro a oltre 11.000 persone.

Amadeus nasce ufficialmente mercoledì 21 ottobre 1987, dunque 30 anni fa, quando la società Amadeus Marketing SA viene costituita da un consorzio di proprietà di quattro compagnie aeree: Air France, Iberia, Lufthansa e SAS che mettono assieme un investimento iniziale di 300 milioni di dollari. Un anno più tardi si unisce Finnair, seguita da Austria e Francia e Unisys per sviluppare Amadeus Fare Quote System. Da allora ha continuato a crescere, espandendosi anche nei mercati statunitensi e orientali.

Nei primi nove mesi del 2016, ha registrato un utile rettificato di 738,1 milioni di euro, con una crescita del 21,3% rispetto allo stesso periodo del 2015. Questo risultato deriva da un aumento dei ricavi del 14,2%, pari a 3.386,5 milioni di euro, e dell’EBITDA del 16,4%, pari a 1.332,1 milioni di euro. La produzione di free cash flow è salita del 18,2% nei primi tre trimestri, con un rapporto di indebitamento pari a 1.21 volte l’EBITDA.

Dal primo gennaio 2011 è guidata da Luis Maroto. Maroto è entrato in Amadeus nel 1999 come Director, Marketing Finance. Prima di entrare in Amadeus, l’attuale ceo ha occupato diverse posizioni dirigenziali presso Bertelsmann Group. Dal gennaio 2009 al dicembre 2010, è stato Deputy CEO di Amadeus, responsabile della strategia aziendale complessiva, nonché delle finanze, dell’auditing interno e delle funzioni delle risorse umane e legali.
Del consiglio di amministrazione invece fanno parte: Ana de Pro (direttore finanziario), Wolfgang Grips, Sabine Hansene Peck, Tomas Lopéz Fernebrand, Francisco Pérez-Lozao Rüter, Julia Sattel, Decius Valmorbida, Alex Luzarraga, Denis Lacroix e Christophe Bosquet.
Direttore di Amadeus è stato anche Philippe Clement Calavia, conosciuto in Italia per essere stato nominato, nel 2017, commissario straordinario per la gestione della crisi dell’ex compagnia di bandiera, Alitalia.

Tra le controllate, la statunitense Navitaire, l’UFIS Airport Solutions di Singapore, l’italiana eviaggi.com Spa (nata come joint venture con Kataweb del Gruppo L’Espresso), l’olandese Itesso Bv e la tedesca Airconomy Aviation Intelligence GmbH & Co. KG.



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