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Germania. Elezioni 2017: il partito FDP

Il “sesto” incomodo di questa competizione elettorale è FDP, che nel 2013 non raggiungese il 5% e rimase escluso dal Bundestag. Per questa tornata elettorale, invece, sembra godere di ottima salute e secondo i sondaggi (13.09.2017) oscilla tra l’8% (FORSA) e il 10% (INFRATEST).

DUE NOTIZIE SUI CONTENUTI

Il programma della FDP è molto ben strutturato, ma comunque eccessivo nella lunghezza (158 p.). La versione ridotta è fatta molto bene: il leitmotiv della campagna politica della FDP è la questione della “digitalizzazione” e dei suoi effetti su economia, vita quotidiana e politica. Anche il motto della campagna è un invito al salto nel “futuro”: Denken wir neu ossia, noi pensiamo “nuovo”. Che può essere interpretato anche come diverso, in modo innovativo.

Viene criticato il modello scolastico federalista tedesco e viene chiesto di ragionare come “paese” e non ciascuno per sé, poiché uno studente di Brema “concorrerà” non con uno della Baviera, ma con uno degli Stati Uniti o della Cina. Prevedono un piano di investimenti pubblico nel sistema formativo e un investimento “tecnologico” in 5 anni di 1000 euro per studente.

FDP chiede un ministero della digitalizzazione con una critica ai sistemi di produzione “vecchi”. Vogliono investimenti nella costruzione di reti, start-up e un piano per nuove infrastrutture. Questo riguarda anche la modernizzazione del sistema amministrativo per dare impulso all’economia insieme a una semplificazione normativa complessiva del mondo del lavoro in funzione dell’economia e delle sue esigenze. Uno slancio di liberismo puro, che onestamente sa di tutto tranne che di nuovo.

Per la sicurezza importante la posizione è contro una maggiore sorveglianza attraverso le videocamere e una richiesta per uno snellimento del lavoro delle procure. Anche in questo caso la digitalizzazione dovrebbe giocare un ruolo centrale. Il senso della protezione delle libertà individuali, aspetto importante dell’approccio liberale, si esprime bene in questa affermazione: “Datenschutz, Datentransparenz und Datensouveränität sind Freiheitsgaranten des 21. Jahrhunderts” ossia “la protezione, trasparenza e sovranità dei dati personali sono garanti della libertà del 21esimo secolo”.

L’ultimo tema è quello relativo all’Europa. La parola d’ordine è “riforme”. Per la FDP, infatti, occorre intervenire per tagliare costi inutili così come le funzioni inutili. FDP vorrebbe il Cosiglio europeo come seconda camera, e un sistema di voto con candidati unici sul modello delle democrazie parlamentari. Una frase su tutte evidenzia la loro visione minimalista, a-valoriale dell’Europa, se non quelli promossi dall’economia:  “Italienische Pizza, französische Mode und irisches Bier sind seine besten Argumente” ossia “la pizza italiana, la moda francese e la birra irlandese sono i suoi [dell’Europa] migliori argomenti”.

LA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE

Dal punto di vista della comunicazione non si può che dire: complimenti! Il sito della FDP è fatto benissimo. Sulla homepage campeggia l’immagine in movimento con la scritta “unser spot” seguita dal viso del leader del partito che sbatte gli occhi e a seguire un “clicca qua”. Cliccando si apre il video-spot (vedi sotto) con immagini in bianco/nero, la voce narrante del candidato e una musica di accompagnamento. Semplicemente toll!

I contenuti del programma, inoltre, sono tradotti, in versione ridotta, in diverse lingue: francese, inglese, spagnolo, arabo. L’italiano no, ed è strano, poiché la FDP ha una candidata italo-tedesca per il Bundestag (Milena Scinardo) e gli italiani in Germania sono oltre 800.000, di cui una parte con doppio passaporto.

I colori scelti mettono in risalto le parole sui manifesti e colpiscono l’attenzione. Cosa che non si può dire dei manifesti dei verdi, per esempio. Lo sfondo dei manifesti è un bianco/nero con Christian Lindner. Vediamo qualche immagine per capire:

 

La FDP riparte sulla base di proposte non particolarmente innovative e sotto alcuni punti di vista anche un po’ surreali. Si parla per es. di un “sostegno per i minori” 2.0. Di che si tratti però non è ben chiaro (Kindergeld 2.0), del bisogno di rinnovare, di cambiare, snellire, digitalizzare praticamente tutto come se questo fosse la panacea ai problemi attuali.

Questa ossessione per “il nuovo” e per “il cambiamento” non credo produrrà nulla di concreto. Lo abbiamo in parte già vissuto in Italia negli ultimi 2013. Lindner non parla di rottamazione, ma il senso è questo.  E per i tedeschi, invece, la stabilità vale molto di più e lo si vedrà bene con la propaganda della CDU/CSU. Inoltre, il ruolo del leader qua gioca una parte importante. La comunicazione stessa ruota attorno alla figura del giovan(ile), affascinante e di bella presenza. Lo si vede in pose da fotomodello un po’ ovunque,  è uno sfondo che vale quanto le parole che sono invece di primo piano. Un gioco visivo efficace e che certamente colpisce.

IN CONCLUSIONE

FDP è sicuramente un partito che sa come comunicare. Lo fa padroneggiando in modo ecellente i social media, sapendo unire immagini, colori e parole che riescono ad attirare l’attenzione delle persone. Il video spot è fatto in modo impeccabile, il bianco/nero sia nelle foto che nel video colpisce molto. La voce narrante, quella del candidato si sposa perfettamente col tutto. Il candidato stesso è un uomo di bell’aspetto, bella voce, sa come stare davanti a una telecamera.

Il ruolo del leader primeggia su tutto. Le idee possono stare in secondo piano. Tanto sono cose già note. Ma come ho scritto in modo scherzoso altrove, i tedeschi non andranno ad eleggere Mr.Bundestag, ma qualcuno che possa produrlo questo cambiamento richiesto.

Guardando ai contenuti, infatti, al fianco di posizione del tutto condivisibili e che non avrei problemi io stesso a sostenere, ci sono i soliti vecchi, anzi, vecchissimi approcci (neo)liberisti all’economia, dove le parole d’ordine sono quelle di sempre “riforme”, “cambiamento”, “innovazione”. E quell’assoluto vuoto di significato che è “più mercato” e “meno stato”.

L’approccio liberista all’economia è quello egemone, da parecchio tempo: chiedere di cambiare significa chiedere di allontanarsi da questo modello. Ed è giusto. Quindi, sembrerebbe di chiedere di non votare FDP.


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