“Riunione costruttiva a Roma sul dossier Stx. Il nostro obiettivo comune: un accordo tra la Francia e l’Italia per il vertice del 27 settembre”. Con un tweet il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire (nella foto ieri a Roma), ha commentato l’incontro di ieri sera con i ministri dell’Economia, Pier Carlo Padoan, e dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda.
Il punto chiave della riunione sarebbe stato il pieno controllo italiano sugli ex cantieri dell’Atlantique, condizione sottoscritta già con Hollande. La posizione italiana in merito è rimasta salda e l’esecutivo avrebbe rimarcato che è prioritario raggiungere un accordo entro il vertice del 27, ottenendo dai francesi una conferma di massima. È sulla partnership militare, invece, che le due parti sono ancora alla ricerca di una convergenza (qui i dubbi che serpeggiano in Italia). L’ipotesi è che si crei un gruppo unico che comprenda Fincantieri, Stx France e Naval Group, con una governance italiana e con due rami, uno nel civile e uno nel militare e con assetti modulati in base al “peso” delle singole industrie. L’obiettivo è creare un gigante europeo della costruzione navale militare, esclusivamente per le navi da superficie.
L’incontro di Fincantieri e Group Naval formerebbe un fatturato complessivo di circa 9 miliardi di euro, secondo i dati per il 2016, scrive Europe1, cifra che scavalca giganti dell’industria coreana come Samsung Heavy Industries (7,1 miliardi di dollari di entrate l’anno scorso) e consente di competere in futuro con gruppi cinesi, meno potenti per ora, ma in crescita. Quindi, l’iniziativa potrebbe essere estesa ad altre aziende europee, come olandese Damen, 1,7 miliardi di euro di fatturato nel 2016 e proprietaria di un cantiere navale a Dunkerque.
“La questione è stata affrontata da diversi ministri e governi europei per anni, senza alcun risultato”, scrive Yann Bessoule su Ouest, “peraltro sono anche concorrenti, l’anno scorso Fincantieri ha soffiato a Dcns una maxi commessa da 4 miliardi di euro con il Qatar (quattro corvette, due navi pattuglia e una nave anfibia). Una tale partnership, possibile su carta, pone una moltitudine di questioni commerciali, tecniche, finanziarie e non si risolve in un giorno. Non sono sicuro che i due paesi possano presentare una linea seria nel loro vertice a Lione. Non credo, quindi, che la spinosa questione Stx venga risolta nelle prossime settimane”.
Vedremo cosa accadrà fra due settimane a Lione. Certamente il lancio di una tale struttura richiederebbe diversi anni e il governo francese non ha specificato per quanto tempo intende mantenere i cantieri navali di Saint-Nazaire nelle mani dello Stato. Ad ogni modo, i dissensi fra Francia e Italia della scorsa estate sono sulla buona strada per essere risolti: “Se andiamo in questa direzione (di un gruppo franco-italiano), una dichiarazione di intenti al vertice di Lione potrebbe essere sufficiente”, ha detto a Le Monde una fonte vicino alla direzione di Fincantieri.