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Perché Theresa May ha scelto Firenze per il discorso sulla Brexit

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Il primo ministro del Regno Unito, Theresa May, sarà a Firenze venerdì 22 settembre per fare l’atteso discorso sulla Brexit, prima che cominci la quarta sessione di negoziati tra Bruxelles e Londra. La notizia è stata confermata ieri da un portavoce di Downing Street. Il tour di May è un tentativo per sbloccare le trattative sull’uscita del Regno Unito dall’Unione europea, dopo che sono state posticipate le trattative previste per il 18 settembre.

LE RAGIONI DEL REGNO UNITO

Secondo il Financial Times, nel discorso May cercherà di spiegare le linee negoziali per il divorzio da Bruxelles e come saranno le nuove relazioni tra il Regno Unito e i Paesi europei. Londra vuole promuovere un “rapporto speciale” da marzo del 2019, quando si spera sarà concretizzata la separazione.

QUARTA FASE DI NEGOZIATI

L’Unione europea ha criticato la posizione britannica nei negoziati, sostenendo che il Regno Unito non fa progressi sugli accordi, specialmente sui conti da pagare per il ritiro dall’Europa. “Entrambi le parti hanno concordato questa nuova data per la quarta fase di negoziati – ha spiegato un portavoce di May -, dopo che ci sono stati colloqui tra importanti rappresentanti e sono arrivati alla conclusione che serve più tempo per darebbe più flessibilità e ottenere più progressi”.

Downing Street non ha fornito dettagli sul discorso, ma ha detto che l’obiettivo è fare un aggiornamento sui negoziati e sottolineare il “desiderio del governo di stabilire un’associazione profonda ed speciale con l’Ue una volta che il Regno Unito sarà uscito”.

PERCHÉ LA CITTÀ DI DANTE

Ma perché la scelta di Firenze? Secondo il portavoce di May, il premier ha scelto la città toscana perché “vuole parlare delle future relazioni con l’Europa nel cuore storico dell’Europa […] come la premier ha detto in più occasioni, lasciamo l’Ue, ma non l’Europa”. Da quanto si legge sul Telegraph, il governo britannico “riconosce i legami culturali ed economici profondi e secolari con Firenze, una città conosciuta per il suo potere storico commerciale. Quando il Regno Unito andrà via dall’Ue vorrà mantenere questi legami”. Il discorso di May a Firenze sarà il più importante della Brexit dall’ultimo intervento alla Lancaster House nove mesi fa.

LA POSIZIONE DEL FIORENTINO NICOLA DANTI (PD)

Per l’europarlamentare del Partito Democratico, Nicola Danti, la scelta della premier britannica è comprensibile: “Firenze però non è solo il Rinascimento: è la città di La Pira e dei colloqui coi sindaci del mondo, è la città dell’Università Europea, è la città che ha accolto e continuerà ad accogliere uomini e donne da tutto il pianeta. Siamo quindi felici di ospitare Theresa May la prossima settimana, ma lo faremo da europei, prima ancora che da fiorentini”.

All’agenzia Ansa Danti ha detto: “Continueremo ad accogliere lei e tutti i cittadini inglesi anche dopo il marzo 2019, quando scatterà la Brexit. Questo però non ci farà essere meno intransigenti di fronte a una scelta che non abbiamo condiviso e che ci addolora, ma che non potrà essere usata contro i cittadini fiorentini, italiani ed europei”.

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