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Sondaggi elettorali, ecco chi sale e chi scende. Tutte le ultime novità

Tempo di sondaggi. I dibattiti parlamentari sullo Ius soli e sul Rosatellum hanno influenzato le intenzioni di voto? Quali sono i principali partiti che hanno guadagnato consensi e quali, al contrario, hanno perso punti percentuali in vista delle prossime elezioni politiche? L’astensione è ancora così massiccia? In caso di approvazione del Senato dopo il via libera della Camera, quali sono gli schieramenti che, fuori dalle coalizioni, oggi come oggi rischiano di non superare la soglia di sbarramento del 3% prevista dalla nuova legge elettorale?

PD E M5S IN CALO

Doxa ha condotto un’indagine che ha riguardato i periodi dal 17 al 19 febbraio, dal 18 al 21 maggio e dal 29 settembre all’1 ottobre. Secondo Doxa, il Pd è il primo partito, tallonato dal M5s. Anche se il trend, per entrambi, è in calo. Il partito di Matteo Renzi è passato dal 30,7% di febbraio all’attuale 26,8%. Quattro punti in meno. A maggio, invece, s’era attestato al 28,5%. Diverso il percorso dei grillini, che sono passati dal 27,3% per poi aumentare al 28,5% e scendere di nuovo al 26,4%. Saliscendi anche per la Lega Nord che, però, chiude verso l’alto. Dal 14,5% di febbraio al 13,6% di maggio, sino al 15,6% che, al momento, per Doxa ne fa la terza forza politica del Paese davanti a Forza Italia, in aumento lieve ma costante: 12,3%, 12,4% e 13,7%. A seguire, Fratelli d’Italia, stabile tra il 4,4 e il 4,7%. A rischio sbarramento Mdp, che balla tra il 3 e il 3,1%. Più staccati, Alternativa popolare, tra il 2,5 e il 2,6%, e Sel-Sinistra italiana, ferma al 2,4%. Al 5% arrivano, invece, gli altri partiti. Indicativo il dato sugli indecisi e sugli astenuti. La percentuale delle schede bianche e degli elettori che ancora non sanno se andranno a votare è passata dal 51,2% di febbraio al 46% di maggio per arrivare al 62,5% tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre. Un’impennata di oltre 15 punti percentuali che, nonostante il dibattito sul Rosatellum abbia riportato i cittadini in piazza, sembra confermare la tendenza all’astensionismo nel percorso di avvicinamento alle elezioni.

CENTRODESTRA PIÙ FORTE

Per l’Atlante politico di Demos, che in un’analisi pubblicata da Repubblica ha preso in esame i dati durante il dibattito sul Rosatellum, davanti a tutti, col 27,6%, c’è il M5s, in lieve calo rispetto a settembre (28,1%). Perde qualcosa anche il Pd, che s’attesta al 26,3% rispetto al 26,8% di un mese fa. La Lega guadagna un punto secco: da 13,6% a 14,6%. Stesso aumento anche per Forza Italia, col partito di Silvio Berlusconi vicinissimo a quello di Matteo Salvini: dal 13,2% di settembre al 14,2% attuale. Stabile Fratelli d’Italia, tra il 4,8 e il 5%, così come Mdp, tra il 3,7 e il 3,8%. Dietro si trovano Sel-Sinistra italiana e Ap, entrambi al 2,2%. Il Campo progressista di Giuliano Pisapia tocca, invece, il 2%. Diverso il discorso per le coalizioni, che vede il centrodestra in aumento di oltre quattro punti. Lo scorso marzo, Fi, Lega e Fdi, insieme, non arrivavano al 30%. Ora sono al 34%. Per avvicinarsi, il Pd dovrebbe avvalersi delle formazioni alla sua sinistra, i cui partiti, uniti, arrivano all’8%. Al momento, però, è difficile aspettarsi che confluiscano in una coalizione coi dem.

GIÙ FRATELLI D’ITALIA

Nel sondaggio condotto da Ixè, i partiti più piccoli, nei primi rilevamenti autunnali, appaiono in difficoltà. Cominciando dall’alto, il Pd e il M5s sono praticamente attaccati: 27,4% per i dem, 27,2% per i grillini. Dietro c’è sempre la Lega col 15,1%, mentre Forza Italia è al 13,6%. Calo significativo per Fdi: il partito di Giorgia Meloni era al 4,5% ad agosto e a ottobre è sceso al 3,7%, mentre i bersaniani di Mdp sono passati dal 3,5% in estate al 3,1% dell’ultimo rilevamento.

ALLARME MDP

Secondo il sondaggio di Emg Acqua per La7, il Pd si conferma il primo partito col 27,7%, in calo rispetto al 28,1% della scorsa settimana. Piccolo aumento per il M5s, che passa dal 27% al 27,3. Lega sempre terza col 14,5%, mentre Forza Italia, rispetto allo scorso lunedì, è scesa dal 13,5 al 12,8%. Per Emg, l’ultimo partito a superare la soglia del 3% prevista dal Rosatellum è Fdi. Fuori Mdp e Ap, fermi al 2,2%. Il Campo progressista, invece, è dietro al Movimento animalista di Michela Vittoria Brambilla: 1% contro 1,1. Anche per Emg, il centrodestra, con Fi, Lega, Fdi, Udc e animalisti, è la prima coalizione: 34,2%. Il centrosinistra allargato, composto, tra gli altri, dal Pd, dai Verdi, da Ap e da Scelta civica, è al 32,7%. Se il M5s, come da etica del movimento, non dovesse allearsi con nessuno, sarebbe la terza forza politica col 27,3% dei consensi. Il quarto polo, in questo caso, sarebbe formato dai partiti della sinistra radicale: Mdp, Sinistra italiana, Possibile e Rifondazione comunista. Insieme, arriverebbero al 5,4% dei voti.

IO STO CON PISAPIA

Per Swg, il cui sondaggio fa riferimento al 12 ottobre, il Pd è davanti a tutti col 27,2%, in leggero aumento rispetto alle intenzioni di voto del 5 ottobre, in cui s’era attestato al 26,9. Dietro ci sono il M5s, che cresce dal 25,9 al 26,5%, e la Lega, stabile tra il 15,5 e il 15,7%. Nessuno sbalzo neppure per Forza Italia, che s’attesta al 14%, mentre Fratelli d’Italia scende dal 4,6 al 4,3%. Calo sensibile per Mdp: da 3,2 a 2,6%. Nella sua analisi, Swg ha chiesto agli intervistati se condividono di più la posizione di Roberto Speranza o quella di Pisapia dopo la rottura tra Mdp e Campo progressista. Il 22% dà ragione al primo, mentre il 44% sta dalla parte dell’ex sindaco di Milano, sostenuto anche dal 40% degli elettori dei democratici e progressisti. Stando ai cinque sondaggi, ora come ora il Pd e il M5s si giocano la leadership tra i partiti, con Mdp che si trova sul filo della soglia di sbarramento del 3%. Il centrodestra, invece, è la coalizione da battere. In attesa che il parlamento riprenda i lavori e che si materializzino eventuali nuove alleanze prima delle prossime politiche.



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