L’Austria volta a destra. Nelle elezioni di domenica ha vinto il Partito Popolare Austriaco (ÖVP) con il 31,7 per cento dei voti, seguito dal Partito Socialdemocratico (SPÖ) con il 26,9 per cento e l’estrema destra del Partito della Libertà dell’Austria (FPÖ) con il 26 per cento. Secondo la stampa internazionale, l’uomo con più chance di diventare il prossimo vice-cancelliere è Heinz-Christian Strache, leader dell’FPÖ. Sarà lui probabilmente il secondo uomo più importante dell’esecutivo, e forse sarà decisivo per la formazione del governo.
LA VITTORIA DI SEBASTIAN KURZ
“Questo risultato è un chiaro mandato per cambiare l’Austria”, ha detto il giovane Sebastian Kurz, leader dell’ÖVP. Fino ad oggi ministro degli Affari esteri, Kurz ha vinto con un programma elettorale che cercherà di indurire le politiche migratorie. Oltre al divieto dell’uso del burka e altri indumenti islamici, in vigore dal 1° ottobre, il nuovo cancelliere austriaco è il promotore della chiusura degli asili nido musulmani perché “c’è il rischio di una società parallela”, ha spiegato.
DENTISTA CON LA PASSIONE PER LA POLITICA
Nonostante il suo passato da neonazi, Strache è molto popolare. Nato nel 1969, è dentista di professione. Fa politica da quando aveva 26 anni. Nel 1991 è diventato consigliere locale a Vienna e 10 anni dopo è entrato al Parlamento regionale. Ha fatto parte della direzione del FPÖ durante la gestione dello storico Jörg Haider, che si era alleato a livello nazionale con i conservatori.
L’ASCESA POLITICA DEL FPÖ
Sotto la guida di Strache il partito è in ascesa: nel 2006 il FPÖ ha ottenuto l’11 per cento dei voti, mentre nel 2008 è salito al 17,5 per cento. Nel 2013 arrivò al 20,5 per cento e domenica scorsa ha superato il 26 per cento. All’inizio della campagna elettorale Strache seguiva un discorso sciovinista. Molto ambizioso e mediatico, sfruttò la paura degli austriaci per inveire contro gli immigrati.
IL PASSATO NEONAZI
Secondo i giornali Die Presse, Memento e il tedesco Süddeutsche Zeitung, il leader della destra estrema è stato militante di gruppi radicali neonazi quando era adolescente. È stato fermato dalla polizia più di una volta e in un’occasione ha partecipato ad una pratica paramilitare. Quando era membro di un’associazione studentesca Strache ha avuto rapporti con Gottfried Küssel, che è diventato leader dell’Opposizione Leale al Popolo, un’organizzazione radicale che ora è vietata. Il leader è stato anche vicino all’estrema destra di Norbert Burger, esponente della corrente politica austriaca del nazionalismo tedesco, che promuove l’idea di stringere rapporti con le altre zone che parlano tedesco e porre fine così alla nazione austriaca.
LE PRATICHE PARAMILITARI
Tra il 1985 e il 1986 il leader del FPÖ partecipò ad alcuni eventi organizzati da gruppi neonazi. Ci sono sette fotografie della presenza a Sankt Veit an der Glan, dove ha seguito pratiche paramilitari vestito in mimetica, con anfibi militari, e un’arma in mano. In un’intervista al quotidiano Süddeutsche Zeitung disse che era in un periodo di ricerca “e ho provato molte cose”. Non nega questo suo passato, ma preferisce non dare spiegazioni. E agli austriaci sembra non importare.