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Ecco come Joe Bastianich arrostirà Popolare di Vicenza

Ristoratore di successo, giudice culinario piuttosto esplicito e diretto, produttore di vino, conduttore di programmi televisivi on the road ma non risparmiatore tradito. Joe Bastianich, nato a New York 49 anni fa da genitori istriani emigrati negli Stati Uniti, cresciuto nel Queens, in questi giorni è assurto agli onori delle cronache per un motivo non direttamente legato alle sue attività professionali.

LA CAUSA

Secondo quanto riportato dal “Messaggero Veneto”, uno dei protagonisti di “MasterChef” Usa e Italia ha infatti vinto una causa contro Popolare di Vicenza, in amministrazione coatta e in via di acquisizione insieme a Veneto Banca da parte di Intesa Sanpaolo. I fatti risalgono al 2010 quando Bastianich, dopo aver sottoscritto due mutui ipotecari del valore complessivo di 5 milioni di euro per acquistare un’azienda agricola in Friuli-Venezia Giulia – regione in cui si trova anche un suo famoso locale, “Orsone” a Gagliano, frazione di Cividale -, ha investito dei soldi in contratti derivati per tutelarsi contro probabili rialzi d’interesse, che invece poi non si sono verificati.

L’IMPORTO

Nel frattempo la cifra iniziale è lievitata a quasi 300 mila euro cui si sono aggiunti 1,4 milioni di flussi di cassa negativi maturati fino alla fine del contenzioso. Grazie alla decisione del tribunale civile di Udine, dunque, il chitarrista provetto e appassionato mangiatore di meatball – che in gioventù ha pure lavorato nella Grande Mela per Merrill Lynch – ha potuto risparmiarsi in totale 1,7 milioni di euro.

IL CONTRATTO

A impressionare di più in tutta questa vicenda, però, è forse l’elemento che ha portato Bastianich a vincere la causa: Bpvi non aveva firmato in calce al cosiddetto “contratto quadro”. Per questo motivo sono stati invalidati sia il documento sia tutte le operazioni finanziarie seguenti. Tutto sommato una prova meno difficile rispetto alle selezioni degli aspiranti chef da reality, in cui Bastianich è divenuto famoso per l’esclamazione “vuoi che muoro?” davanti a piatti indubbiamente poco invitanti.


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