“La libera scelta educativa è un elemento importante e che necessita della dovuta chiarezza”. Sono queste le parole del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, pronunciate a margine di un’intervista rilasciata in occasione del convegno “Arte-Formazione-Cultura” che si è svolto lo scorso 7 ottobre presso l’Istituto di Cultura e di Lingue Marcelline di via Quadronno a Milano.
LE PAROLE DI FEDELI
“Speriamo di raggiungere l’obiettivo del costo strandard in tempi brevi”, ha affermato il ministro. “Abbiamo presente la questione della libera scelta educativa – ha dichiarato Fedeli – tanto che nella legge di bilancio del 2017 abbiamo equiparato la scuola paritaria a quella pubblica. Per quel che riguarda il costo standard, si tratta di uno studio che dobbiamo continuare a fare costituendo anche un apposito gruppo di lavoro. Si tratta di un confronto necessario poiché la libera scelta educativa è un elemento importante e che necessita della dovuta chiarezza. La Costituzione italiana, infatti, garantisce in modo fondamentale il diritto all’istruzione, così come è anche costituzionale il tema del pluralismo culturale, tra gli elementi principali che hanno tenuto aperta e tengono tutt’ora aperta la discussione. La questione che lo Stato otterrebbe dei risparmi dal Costo Standard è impostata male. La cosa corretta da chiedersi, secondo me, è come poter offrire una condizione di libertà di scelta dentro a una funzione qualitativamente riconosciuta dallo Stato? Un primo passo in avanti, inoltre, è stato quello di aver già superato la questione di considerare le scuole paritarie di serie c in relazione alla valutazione della qualità dell’insegnamento e della selezione del personale. Credo che proprio nella logica del pluralismo occorra considerare cosa sia il costo standard a parità di qualità formativa, quindi a parità di criteri su ogni fronte”.
UNA SCUOLA SENZA DISCRIMINAZIONI
Rispondendo alla domanda posta da una studentessa se si arriverà presto ad un apprendimento senza discriminazioni economiche, il ministro Fedeli ha detto:
“Me lo auguro perché è da molto tempo che lo Stato italiano sta investendo nel diritto allo studio. Investire senza discriminazioni economiche significa appunto dare la possibilità a ragazzi e ragazzi che vengono e vivono in contesti difficili di poter comunque fare il proprio percorso, anche perché la sfida di tutta la società è l’investimento nonché l’allargamento di questo investimento su tutta la filiera del sapere. Noi andremo avanti nel percorrere questa strada”, ha concluso Fedeli.
IL COMMENTO DI SUOR ANNA MONIA ALFIERI
“A fronte di una formazione di qualità che viene riconosciuta come svolta in un sistema pluralista di scuola pubblica statale e di scuola pubblica paritaria è giusto porre in esame allo studio il costo standard di sostenibilità proprio in quest’ottica per valorizzare l’offerta formativa”, ha detto Suor Anna Monia Alfieri, legale rappresentante dell’Istituto Marcelline, la quale ha registrato il parere positivo del ministro Fedeli, ed è certa che in tempi brevi si riuscirà a garantire il diritto di apprendere dello studente senza discriminazioni, puntando su un’offerta formativa di qualità sia a gestione statale che a gestione paritaria, invocando sempre la chiusura dei diplomifici che non fanno bene a nessuno.
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