A giugno 2018 lo spazio festeggia i 50 anni dalla prima Conferenza delle Nazioni Unite sull’esplorazione e l’utilizzo pacifico dello Spazio (Unispace+50). E nel percorso che condurrà a una due giorni di incontri e riflessioni, c’è chi già semina buone pratiche.
GLI ACCORDI FIRMATI
Qualche giorno fa, infatti, l’Italia ha firmato due accordi di cooperazione con l’Unoosa – l’ufficio Onu per gli affari spaziali – con l’obiettivo di aumentare la cooperazione nell’uso pacifico delle risorse spaziali. Il primo accordo è stato firmato tra Unoosa e governo italiano. L’ufficio Onu rappresentato dalla direttrice Simonetta Di Pippo e il secondo dall’ambasciatore Maria Assunta Accili, rappresentante permanente dell’Italia a Vienna presso le Nazioni Unite. Il tema dell’accordo è il rafforzamento della cooperazione nel settore scientifico e tecnologico. Il secondo accordo punta invece ad agevolare un Memorandum of Understanding (MoU) per dare nuova spinta alle relazioni tra Asi e Unoosa. In questo caso, a rappresentare l’Asi c’era il suo presidente Roberto Battiston (nella foto).
SETTORI DI AZIONE
Oltre all’organizzazione di conferenze, incontri e seminari, con questi accordi l’Italia prosegue in un percorso di approfondimento delle sue competenze in ambito Onu, promuovendo, appunto, la collaborazione per migliorare sempre più lo sfruttamento pacifico dello Spazio, sia esso fatto con l’obiettivo di osservare la terra dall’alto, creare servizi di navigazione terrestre, aerea o marina, migliorare la comunicazione o gestire disastri naturali.
IL COMMENTO DI BATTISTON
“L’Asi si è impegnata molto con le Nazioni Uniti attraverso il suo lavoro all’interno del Copuos sina dagli anni 90. Supporta regolarmente il governo italiano nelle strategie e politiche spaziali, in particolar modo nelle organizzazioni internazionali dello Spazio”, ha affermato Roberto Battiston. “La firma di questi due accordi segna un ulteriore successo per noi, perché riconosce le attività già portate avanti nel framework del Copuos e apre una nuova era nelle relazioni tra Italia e Nazioni Unite nel settore spaziale e tra Asi e Unoosa”.
OPEN UNIVERSE
La firma è avvenuta nel corso di una conferenza organizzata dall’Italia a Vienna e dedicata a Open Universe che, come spiega la responsabile delle relazioni internazionali dell’Asi, Gabriella Arrigo, sul sito dell’Agenzia, “ha l’obiettivo e l’ambizione di diffondere i complessi dati scientifici relativi allo studio e osservazione dell’Universo a tutti i settori della società: dalla comunità scientifica classica ai cosiddetti “citizens scientist”, alle università, passando per le scuole e i musei, fino al cittadino comune”.
SFRUTTAMENTO DEI DATI
Lo sfruttamento dei dati che provengono dallo spazio è uno dei settori di sviluppo più promettenti. Si pensi che con i suoi 127 miliardi di business, tra i quattro ambiti di attività spaziale (lanciatori, satelliti, segmento di terra e sfruttamento dei dati), quello dei dati è il più redditizio.