Skip to main content

Ecco come si muoverà ora il Parlamento su Mps, Banca Etruria e Banca Marche

La commissione d’inchiesta sulle banche sta facendo un lavoro “utile e importante” che potrebbe portare anche a nuove acquisizioni. Per esempio, “capire quale sia stato il ruolo del governo nella vicenda Banca Etruria. Federico Ghizzoni (ex amministratore delegato di Unicredit che secondo la ricostruzione di Ferruccio de Bortoli avrebbe ricevuto pressioni dall’allora ministro Maria Elena Boschi perché si interessasse dell’istituto di credito, ndr) si è già reso disponibile ad essere ascoltato”. Andrea Augello, senatore di Idea (nella foto) e membro dell’organismo bicamerale d’inchiesta sotto i riflettori nelle ultime settimane, è soddisfatto di quanto sta emergendo.

DOSSIER AUTHORITY

“In pochissimo tempo è caduto un velo, soprattutto sul tema dell’operato degli organi di controllo. Argomento da affrontare per non rischiare che altre banche in futuro vivano le stesse difficoltà. Nel nostro ordinamento c’è un ritardo da colmare – rileva Augello – per rendere possibile quella collaborazione fra gli organi di vigilanza che in passato non c’è stata. Alcune cose, anche importanti, si sapevano con grandissimo anticipo ma Via Nazionale non le ha comunicate e i risparmiatori sono stati tenuti all’oscuro”.

DOSSIER MPS

Il senatore nota in particolare la modalità con cui sta lavorando la commissione d’inchiesta. “Lo scontro tra Consob e Bankitalia è emerso grazie a un’evidenza di documenti. Anche per gli altri due blocchi di audizioni, Montepaschi e le banche del Centro Italia (Cariferrara, Carichieti, Banca Etruria e Banca Marche, ndr) procederemo come abbiamo fatto finora, cercando di evitare che le audizioni siano una sfilata di persone che raccontano la loro verità ma mettendo in atto un confronto delle carte magari con l’aiuto degli organi di controllo. Così facendo, credo che potremo fornire un ulteriore contributo”.

LA TEMPISTICA

Sui tempi, Augello è convinto che si riuscirà a portare a termine quanto programmato. “Si è convenuta una durata di 15 giorni per ciascuno dei tre blocchi di audizioni e per Popolare di Vicenza e Veneto Banca siamo rimasti più o meno nei tempi. Se la legislatura dura fino al 31 dicembre o al 10 gennaio ce la dovremmo fare”.

LE BANCHE VENETE

Per quanto riguarda la convocazione in commissione degli ex vertici delle banche venete proposta da Enrico Zanetti di Scelta Civica, si tratta di “un addendum: se ci sarà questa possibilità integreremo il capitolo in questione”. Un “di più” che potrebbe rendersi “necessario anche per la vicenda Montepaschi. Noi non facciamo processi ovviamente – puntualizza – ma ricordo ad esempio che Mussari in giudizio portò, oltre alle sue memorie difensive, alcuni documenti aggiuntivi”. Se dovesse accadere qualcosa del genere anche in commissione d’inchiesta si potrebbero ottenere “testi utili per limare meglio la ricostruzione dei fatti da inserire nella relazione finale”.


×

Iscriviti alla newsletter