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De Piante Editore, pochi libri per pochi

Dovete sapere che a Milano è sorta una nuova casa editrice: De Piante Editore. La mission è nel claim che domina la pagina internet – Pochi libri per pochi –; claim che metterebbe in fuga il più indulgente degli imprenditori. Se la si mette sul piano prosaico del business plan, infatti, quella di fare una casa editrice oggi – per giunta in Italia – è operazione assai più rischiosa di candidarsi ad allenare la nazionale di calcio. Non c’è scampo per le piccole quantità senza ricorrere a prezzi da collezionisti. Bisogna dunque fare il tifo per questa iniziativa perché prova a offrire, dentro copertine dall’estetica pop e sopraffina, opere inedite e ricercate a collezionisti che non possono permettersi la “r” moscia del collezionismo.

Tra i fondatori dell’iniziativa vi è Luigi Mascheroni. Uno che ti fa venire voglia di leggere e di scrivere. Ad esempio, stanare tra le righe di Piero Chiara la sua draculissima esigenza di poter guardare la vetta del Monte Rosa almeno una volta ogni due giorni, ripercorrere con lui gli itinerari meno ufficiali del più ufficiale dei laghi – quello Maggiore –, scoprire la violenza della guerra attraverso la vicenda di Gaudenzio sono momenti di assoluto piacere. Perché quelle storie, con il loro bagaglio di dettagli, sono speroni che spuntano sul ciglio dell’itinerario culturale di ciascuno di noi. Le uniche sponde alla centrifuga della quotidianità un po’ bru – bru cui siamo relegati. L’unico antidoto all’omogeneizzazione che ha reso poveri, meno poveri, abbienti e ricchi tutti uguali quanto a gusto, sensibilità e discernimento.
Per i chiarologi, qualunque sia il loro livello di approfondimento, da non perdere l’inedito racconto del viaggio di Chiara con Ezra Pound.


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