Intesa Sanpaolo continua a ridurre lo stock di crediti deteriorati. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, il gruppo guidato da Carlo Messina (nella foto) avrebbe ceduto un portafoglio del valore nominale di 600 milioni di euro a MBCredit Solutions, la controllata di Mediobanca attiva nel segmento dei non performing loan. Il pacchetto, battezzato Sherazade, comprende circa 65 mila posizioni unsecured, relative soprattutto a contratti di credito al consumo, cessioni del quinto dello stipendio o pensione e carte di credito.
L’INTESA
L’accordo consolida la leadership nel segmento npe retail unsecured di MBCredit Solutions (ex Creditech). Nata nel 2003 all’interno del gruppo di Piazzetta Cuccia con l’obiettivo di fornire servizi di credit management, la società guidata da Francesco Barelli Terrizzi ha iniziato a investire in portafogli di npl unsecured, in particolare prestiti al consumo. In linea con quanto previsto dal piano triennale di gruppo presentato lo scorso anno, con questa operazione MBCredit Solutions accelera la crescita dimensionale del portafoglio di npe attualmente in gestione e conferma la propria specializzazione e leadership nel segmento retail unsecured.
IL PORTAFOGLIO
Per Intesa e la divisione Capital Light Bank guidata da Giovanni Gilli si tratta di una nuova operazione dopo la cessione del portafoglio Beyond the Clouds, uno stock di crediti principalmente ipotecari da 2,1 miliardi di valore nominale venduti a Christofferson Robb & Company e Bay View prima dell’estate. Tra le altre operazioni in fase di finalizzazione ci sono invece il Progetto Rep, portafoglio di non performing loan immobiliari in fase di ristrutturazione da 1,35 miliardi, e l’operazione Hemera, un portafoglio di circa 100 immobili, prevalentemente industriali, divenuti di proprietà del gruppo al termine delle procedure concorsuali.
L’ESTERO
Anche all’estero l’attività è stata intensa. In Ucraina, per esempio, nel primo semestre è stata conclusa la cessione di npl per circa 11 milioni nominali. Contestualmente, la razionalizzazione organizzativa ha portato a una riduzione degli organici di circa 300 unità. In Ungheria, nell’ambito della bad bank, è stata invece finalizzata la cessione di un pacchetto di non performing loan retail per circa 107 milioni, mentre in parallelo è proseguita l’attività ordinaria di incasso/vendita delle singole posizioni, che ha portato il deleveraging complessivo a circa 420 milioni da inizio anno. Tornando a Rep, i concorrenti sono Gwm in tandem con Pimco assistiti da Leonardo & Co, Pillarstone insieme a Kkr e Coima, affiancati da Lazard e Mediobanca, e infine Tpg insieme a Starwood e Prelios, assistiti da Rothschild.
(Articolo pubblicato su MF/Milano Finanza, quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi)