Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

L’uso incontrollato delle tecnologie può compromettere la pace nel mondo?

CALIGIURI Servizi segreti
L’uso incontrollato delle tecnologie aumenta la complessità e quindi la conflittualità, potendo compromettere la pace, che è un bene comune. Paolo VI diceva che il nuovo nome di pace è giustizia, in un mondo in cui le disuguaglianze tendono ad accentuarsi sempre di più. Negli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso c’era il pericolo nucleare in un contesto in cui gli Stati erano gli unici attori del contesto internazionale e quindi sono riusciti a sviluppare politiche di deterrenza e di controllo, evitando che la situazione degenerasse. Oggi, invece, gli Stati competono e sono praticamente in guerra con i poteri economici e le organizzazioni criminali e terroristiche.
In particolare, i poteri economici, sopratutto nella prevalente dimensione finanziaria sono fuori controllo, evidenziando peraltro lo scollegamento quasi assoluto con il lavoro dell’uomo. Tutto questo aumenta gli squilibri e le tensioni nel pianeta. Lo sviluppo incondizionato delle tecnologie può seriamente aumentare i pericoli per la pace, poiché i conflitti che si stanno combattendo sono sempre di più di natura economica e culturale, si sviluppano attraverso il web e a base di informazioni. Sintomi di una trasformazione profonda, che può comportare unobstatondibbuetrac permanente in cui i cittadini sono chiamati a fare i soldati. Infatti, oggi metà della popolazione mondiale è già collegata a internet e i dispositivi elettronici in Rete saranno presto 20 miliardi. Tutto questo indurrà gli Stati a prevedere politiche distinte per cittadini fisici e quelli virtuali, così come si dovranno presto prevedere  differenti politiche estere tra Stati tradizionali e Nazioni esistenti solo sul web. Non dimentichiamo, per esempio, che l’lSIS è nato prima sulla Rete e poi si è materializzato sul territorio.
La situazione sta diventando sempre più complessa con lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, che rappresenterà una metamorfosi antropologica radicale per l’umanità . Riassumendo e semplificando, chi detiene il controllo del cyberspazio può comandare il mondo, così come chi sviluppa più rapidamente  l’intelligenza artificiale sarà il centro dell’ordine mondiale. E non è affatto detto che siano gli Stati democratici a detenere le redini del cyberspazio e dell’intelligenza artificiale: può essere  probabilmente proprio questa la maggiore ombra oggi sulla pace nel mondo.
×

Iscriviti alla newsletter