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We.trade, ecco come Unicredit e non solo si lanciano nel blockchain

Le banche del consorzio Digital Trade Chain (DTC), si preparano al lancio della piattaforma blockchain di finanziamento commerciale per le pmi europee. Obiettivi del consorzio di banche, tra cui spicca, unica italiana, Unicredit? Sbarcare per prime in questo nuovo mondo tecnologico che promette grandi agevolazioni per la clientela e attrarre la comunità bancaria mondiale.

Il raggruppamento, che include Deutsche Bank, HSBC, KBC, Natixis, Rabobank, Société Générale e UniCredit, ha informato il mercato degli ultimi sviluppi relativi alla piattaforma: l’ingresso di Santander come ottavo membro fondatore, il rebranding in we.trade, che il consorzio ritiene un marchio più forte, e l’intenzione di istituire una joint venture no profit (JVCo) entro la fine dell’anno, in Irlanda, per gestire e distribuire la piattaforma.

Le otto banche hanno anche illustrato una tabella di marcia per l’implementazione completa della piattaforma e l’inserimento di banche aggiuntive e un elenco di vantaggi globali per le banche e per i loro clienti.

We.trade è una piattaforma digitale per la gestione, il monitoraggio e la protezione delle transazioni commerciali tra le pmi. Sfrutta sia la tecnologia ledger technology (DLT) che gli smart contarcts: mette in contatto le parti coinvolte nel commercio (acquirente, banca del compratore, venditore, banca del venditore e trasportatore) e registra l’intero processo commerciale, dall’ordine al pagamento, visualizzandolo in un in-a-glance, un interfaccia user-friendly, per garantire poi il pagamento automatico una volta rispettati tutti gli accordi contrattuali. La piattaforma è completamente automatizzata e disponibile 24/7, rendendo il processo di ordini-pagamenti più veloce rispetto allo scambio tradizionale dei documenti.

Per utilizzare la piattaforma, le aziende devono essere clienti delle banche coinvolte. Questo non è solo un requisito tecnico – le banche devono eseguire le procedure know your customer (KYC) su tutte le società che effettuano transazioni sulla piattaforma.

IBM è stato selezionato dal consorzio come fornitore IT del progetto all’inizio di quest’anno ed sta gestendo la fase di sviluppo della piattaforma, che verrà alimentata da Hyperledger Fabric 1.0. I test con la clientela inizieranno dal prossimo febbraio, per una piena operatività della piattaforma attesa per il secondo trimestre del 2018.


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