Dalla salute alla previdenza, ai servizi di assistenza, ai flexible benefit, Generali punta sul welfare con Welion, novità presentata il 6 novembre a Milano. “Welion opererà nel settore del welfare integrato per famiglie, imprese e lavoratori con l’obiettivo di mettere a disposizione servizi innovativi per facilitare la vita delle persone partendo dai settori nei quali abbiamo il nostro core business come compagnia”, ha detto Marco Sesana (in foto), country manager e ceo di Generali Italia, che ritiene questo mercato in una fase iniziale di sviluppo e si aspetta “ampi margini di crescita a cui intendiamo partecipare”.
I NUMERI DEL WELFARE
Il contesto del mercato italiano mostra in effetti crescite importanti nel settore del Welfare integrato, spinto anche dai vantaggi fiscali previsti dalle ultime leggi di Stabilità, ma ancora con bassi tassi di adesione. Nell’ambito della Sanità, si stimano 7,5 milioni di iscritti a fondi sanitari pari al 33,6% degli occupati. Dal 2015 al 2016 la raccolta premi del mercato assicurativo Salute in Italia è cresciuta dell’8%. In tema di Previdenza il numero degli iscritti è di 7,8 milioni pari al 34,2% degli occupati. Per quanto concerne la Non Autosufficienza, circa 750 mila persone – ossia solo il 3,3% della popolazione occupata – sono coperti da LTC (Long Term Care). Sul fronte dei Flexible benefit nel biennio 2015/16 il 21% delle aziende ha attivato iniziative di welfare. Dal rapporto Welfare Index Pmi 2017 è emerso che il 18,3% delle PMI italiane è molto attivo nelle iniziative di welfare.
GLI OBIETTIVI DI WELION
Welion consentirà al Leone di Trieste di consolidare la propria leadership in un’area di attività in cui conta 1,8 milioni di clienti e 3 miliardi di premi a fine 2016. Parliamo dei comparti previdenza complementare e salute, di cui solo quest’ultimo vale 500 milioni. “Nel prossimo triennio – continua Sesana – prevediamo investimenti fino a 50 milioni di euro per migliorare qualità e accessibilità dei servizi in questo settore importante per il cittadino, i lavoratori e la crescita delle imprese”. Il manager ha aggiunto che la società punta ad aumentate “entro il 2021 del 25% i premi del settore salute e di 30 milioni di euro il risultato tecnico”.
Generali Welion, che sarà guidata da Andrea Mencattini, nominato amministratore delegato della nuova società di servizi, investirà sull’assunzione di oltre 100 giovani nei prossimi due anni. Attraverso le potenzialità delle nuove tecnologie e lo sviluppo di partnership strategiche e collaborazioni con start up, la società, operativa dal prossimo primo gennaio, offrirà soluzioni all’avanguardia nel mondo della salute individuale e del welfare aziendale. In sostanza, la società, gestirà le prestazioni sanitarie incrementando i livelli di servizio per il cliente – consulenza, assistenza, rimborso – e i network sanitari supportando il rapporto tra pazienti e medici attraverso nuove tecnologie e piattaforme evolute; offrirà servizi di consulenza e gestione di welfare aziendale per le imprese anche attraverso piattaforme, sia proprietarie sia in partnership, di employee benefit per i dipendenti delle aziende; creerà nuovi servizi personalizzati anche “non assicurativi” (es: carte servizi, accesso al network, percorsi di cura etc.) per i 10 milioni di clienti in Italia.
LA COLLABORAZIONE CON LE START UP
Idee innovative e soluzioni tecnologiche all’avanguardia saranno ricercate anche attraverso la collaborazione con start up. La compagnia ha lanciato Generali Health&Welfare Corporate Accelerator con H-FARM, con l’obiettivo di identificare startup da incubare per sviluppare nuovi servizi ed esplorare nuovi modelli di business, e una CallForGrowth con GrowItUp, che ha visto la selezione di 3 start up per lavorare con Generali Italia allo sviluppo di nuovi servizi e prodotti in ambito salute e welfare. “Innovare e semplificare sono le priorità strategiche per garantire i migliori servizi ai nostri clienti – ha concluso Sesana – Con Generali Welion, vogliamo evolvere nel settore della Salute e del welfare”. E l’evoluzione avverrà a partire da una forte expertise: “che deriva – aggiunge l’amministratore delegato della nuova entità Andrea Mencattini – dai vasti programmi di welfare che applichiamo ai nostri 15 mila dipendenti, alla conoscenza del mercato con Welfare Index Pmi e alla nostra ampia offerta assicurativa”.