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Il politicamente corretto ha già perso le prossime elezioni politiche

palmieri

Per provare a capire come andranno le prossime elezioni politiche italiane, in programma nel 2018, è fondamentale guardare come sono andate le ultime negli Stati Uniti, dove Donald Trump ha sconfitto Hillary Clinton mettendo una pietra tombale sul politicamente corretto. Questo è stato possibile soprattutto grazie agli strumenti offerti da Internet e alla trasformazione della campagna elettorale online. Trump ha saputo giocare meglio le sue carte sui social network, riuscendo nell’incredibile impresa di risultare più credibile della sua avversaria e di tutto l’establishment americano. Antonio Palmieri, deputato di Forza Italia e autore di saggi sul mondo della comunicazione e dei nuovi media, come Internet e comunicazione politica: strategie, tattiche, esperienze e prospettive (2016), prova a trarne una lezione utile per l’Italia, già entrata in piena campagna elettorale.

CONTRO IL POLITICAMENTE CORRETTO

“La prima grande divisione online, che sostanzialmente replica la divisione offline, è quella tra coloro i quali sono contro l’ideologia del politicamente corretto, che normalmente è veicolata dai media mainstream, e coloro che invece fanno propria questa ideologia”, ha spiegato Palmieri. “Dentro questa divisione, chi è contro il politicamente corretto sceglie poi di stare a destra o a sinistra, come per esempio la sinistra modello Corbyn, che se la prende con la globalizzazione e con l’impatto economico che essa ha sulla società, e la destra che, in Italia per esempio, punta il dito sul tema dell’immigrazione e della sicurezza.

PAROLE OFFLINE, REAZIONI ONLINE

“La seconda grande divisione – ha detto Palmieri – è determinata dal fatto che la campagna elettorale online non può prescindere da quello che avviene offline: da un lato c’è quello che avviene nella realtà e dall’altro il racconto della realtà che fanno (o non fanno) i media. Ciò determina la reazione nei social, nei quali la maggior parte delle comunicazioni sono reazioni a quello che avviene o viene detto fuori dalla rete”.

LA STRATEGIA DI FORZA ITALIA

“La campagna elettorale di Forza Italia, in quest’ottica, ripropone il suo tradizionale metodo: puntare a individuare pochi grandi temi sentiti e comprensibili da tutti, proporre su ciascuno di essi delle soluzioni ugualmente chiare e comprensibili a tutti, nonostante la difficoltà dei processi politici”. L’esempio più classico è quello dell’aumento delle pensioni minime a 1.000 euro al mese. “Si tratta di un tema sentito da molti, che tutti possono capire – ha concluso Palmieri – e di cui tutti possono comprendere la soluzione proposta. Avendo noi già attuato l’aumento delle pensioni minime nel 2001, questo ci conferisce credibilità. Anche in questo caso, la realtà viene prima della comunicazione”.

IL VIDEO

 

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