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Da Palazzo Chigi il via libera a Leonardo per partecipare alla gara Usaf con Boeing

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Niente golden power sulla collaborazione tra Leonardo e Boeing per la partecipazione alla gara dell’Aeronautica Usa inerente il rinnovamento della flotta di elicotteri che proteggono i siti missilistici americani. La decisione è arrivata dal Consiglio dei ministri di ieri sera, lo stesso che ha ufficializzato le nomine per i nuovi vertici di Esercito, Carabinieri e Consob, e ha dotato di tre nuovi vice direttori i servizi di intelligence (Dis e Aise).

Su proposta del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, l’esecutivo ha deciso di non esercitare i poteri del golden power che gli consentono di bloccare cessioni e vendite in casi in cui siano coinvolti interessi strategici nazionali (come avvenuto nel caso Tim-Vivendi). Così, da Palazzo Chigi è arrivata la decisione, come si legge nel comunicato, di “consentire il decorso dei termini temporali in relazione al procedimento concernente la partecipazione della Leonardo alla gara indetta dall’Usaf per l’acquisto di elicotteri, in esito alla quale potrà prevedersi la concessione alla società Boeing e alla United States Air Force della licenza d’uso di dati tecnici relativi ad uno specifico modello di elicottero (Settore difesa e sicurezza nazionale)”.

Il campione nazionale della difesa e dell’aerospazio aveva annunciato a marzo di quest’anno l’intenzione di partecipare alla gara per la sostituzione della flotta di elicotteri UH-1N Huey della Us Air Force, e di farlo attraverso una collaborazione con il colosso americano Boeing. Attualmente, agli Huey americani spetta il delicato compito di proteggere i siti di lancio dei missili balistici intercontinentali e trasportare le forze governative e di sicurezza. L’Usaf avrebbe intenzione di sostituire l’intera flotta a partire dal 2020, chiudendo il contratto nel corso del 2018.

Secondo l’intesa tra Boeing e Leonardo, il gruppo italiano fornirà gli elicotteri all’azienda Usa, la quale sarà prime contractor offrendo la variante denominata MH-139, presentata proprio a marzo ad Orlando nel corso del Air Force Association Air Warfare Symposium. Basato sul besteller AW139 di Leonardo già prodotto negli Stati Uniti a Philadelphia, l’MH-139 è, per il Gruppo di piazza Montegrappa, “una soluzione moderna, polivalente, collaudata, matura, e dalle elevate prestazioni, ideale per il soddisfacimento del requisito di 84 macchine finalizzate alla sostituzione degli obsoleti Huey della Forza Aerea Usa, dedicati a missioni critiche per la sicurezza e il trasporto”.

La proposta per 84 velivoli è stata presentata a settembre e, rispetto ai modelli concorrenti, prevede di assicurare risparmi per oltre un miliardo di dollari in termini di acquisizione e di costi operativi distribuiti su un ciclo di vita superiore ai 30 anni.

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