Sotto il telone rimosso negli ultimi minuti della due giorni milanese si nasconde il nuovo – ma anche il vecchio – simbolo di Stefano Parisi: Energie per l’Italia. Tre lampadine tricolore su sfondo giallo che abbiamo imparato a conoscere durante tutti i suoi Megawatt in giro per l’Italia. Solo che, ora, non indicano più un tavolo di discussione ma un partito che si candida alla guida del Paese. La creatura politica nata in grembo al centro-destra emette i primi vagiti a Milano. E sembrano più piccoli ruggiti, perché il suo segretario non le manda a dire a nessuno…
GLI ATTACCHI AL PD E A RENZI
“Nel Paese mancano le infrastrutture” scandisce dal palco della sua Leopolda gialla Stefano Parisi “vorrei sapere come mai Renzi, che fa campagna elettorale in carrozza, non sale su un treno siciliano” “Davvero crediamo che abbiamo perso l’Ema per colpa di un sorteggio?” si chiede retoricamente il neo segretario di Energie per l’Italia. “Abbiamo perduto la possibilità di ospitare l’agenzia del farmaco perché in Europa noi non contiamo più nulla: siamo deboli, rappresentiamo un problema per l’immigrazione, rappresentiamo un problema per il nostro debito mostruoso e siamo sempre a mendicare per un po’ di elasticità sul controllo dei conti”. E proprio sui conti, Parisi sferra il colpo più duro: “In questi ultimi 5 anni Renzi ha devastato la situazione economica del Paese per inseguire il consenso”. Non mancano nemmeno gli attacchi alle ultime giunte milanesi di centro-sinistra: “C’è chi fa i grattacieli per i ricchi, inutili boschi verticali che non servono a nulla, e li va a edificare in una delle città più inquinate d’Europa”.
GLI ATTACCHI A M5S
“Non sono onesti – mette in guardia l’ex amministratore delegato di Fastweb – quegli amministratori che bloccano tutto e non fanno nulla, in nome di una presunta onestà”. E, ancora: “Ai giovani in condizione di povertà, che sono sempre di più, non promettiamo un reddito di cittadinanza come fanno i 5 Stelle così da farli rimanere per sempre poveri, come base elettorale assicurata: vogliamo aiutarli a risollevare la propria condizione dando 1 euro ogni 2 guadagnati. Il nostro obiettivo è rimettere in moto l’ascensore sociale evitando che chi nasce povero muoia povero”.
GLI ATTACCHI AI SINDACATI
“Il sindacato – sibilia Parisi – oggi è il sindacato degli anziani e dei pensionati”. “Noi – prosegue – non promettiamo e non attueremo aumenti della pensione. Noi permetteremo agli anziani che vogliono continuare a lavorare anche una volta in pensione di non pagare più i contributi”.
LE SFERZATE A DESTRA…
Se è vero che Parisi dice e ripete che “occorre recuperare lo spirito del 1994” è altrettanto vero che, da ieri e per tutta la durata del Megawatt milanese, ha anche sottolineato ciò che lo differenzia dai futuri alleati di governo, quasi a rimarcare di non essere inteso come costola di Forza Italia: “Da oltre vent’anni a oggi – grida – una classe politica sotto ricatto ha continuato a perdere pezzi di potere per darlo alla magistratura. Sarebbe bastato – e questo è l’attacco più pesante rivolto agli alleati – che la politica si fosse liberata dei corrotti per potere riformare il Paese”. Il risultato è che “abbiamo magistrati a ogni livello politico: sindaci, segretari di partito, presidenti di regioni e presidenti del Senato” con riferimento a Pietro Grasso che nelle stesse ore, ma a Roma, presenta il nuovo partito di sinistra “Liberi e Uguali”.
…E ANCHE ALLA MAGISTRATURA
Quanto alla magistratura, il leader di Energie per l’Italia appare categorico: “è necessario riformare il sistema dalla base a iniziare dalla responsabilità civile dei magistrati, sottraendo al CSM il potere di controllo e di sanzione, perché è assurdo che i giudici giudichino altri giudici”. “Abbiamo magistrati che prendono provvedimenti cautelari ingiustificati senza che ne paghino le conseguenze. Vogliamo la separazione delle carriere e un maggior rispetto verso i cittadini”. “Chi siete – attacca Parisi rivolgendosi all’intera categoria – per fissare una udienza alle 9 di mattina e poi farla iniziare a mezzogiorno? Non esiste che nel nostro Paese ci siano funzionari pubblici totalmente irresponsabili che con arroganza organizzano il proprio lavoro senza rispettare avvocati, testimoni e imputati costretti ad aspettare che a loro venga voglia di lavorare”.
IL PROGRAMMA DI GOVERNO: LA NUOVA COSTITUENTE
“Per questo – spiega il neo segretario di Energie per l’Italia – pensiamo a una assemblea costituente di 75 persone, tutelate dall’immunità parlamentare e che non potranno poi candidarsi per due mandati, così da riformare nel profondo il sistema della giustizia e anche altri assetti istituzionali del Paese”. Quanto all’Anac, l’Autorità di Raffaele Cantone voluta da Renzi, la licenzia senza messi termini: “mostruosità giuridica da chiudere”.
TAGLI ALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E FLAT TAX
“Tra le priorità di Energie per l’Italia – illustra Parisi – ci sarà la riduzione del 5% della spesa pubblica e del 15% del personale. Aboliremo anche il codice degli appalti, assumeremo i commissari alla spending review che Renzi ha licenziato e inizieremo l’informatizzazione della Pubblica amministrazione”. “Avremo anche il coraggio – annuncia – di chiudere dove serve i piccoli ospedali che non funzionano, nei quali la mortalità è maggiore, per potenziare i grossi”. Sul fronte fiscale, molto era già stato detto nei giorni scorsi: “la parola d’ordine è semplificare e noi partiremo dalla flat tax elaborata dall’Istituto Bruno Leoni. I ricchi dovranno pagare la sanità mentre esenteremo dal ticket chi fa prevenzione e conduce stili di vita sani”. “Toglieremo l’Imu dai negozi e dai capannoni e – conclude – faremo del Sud una zona franca a livello fiscale. Basta con gli incentivi: quei soldi li investiremo nella creazione delle infrastrutture”.